CESARE BATTISTI, “TRADITORE” O MARTIRE?
di Cornelio Galas
Dimenticate tutto quello che avete studiato, a scuola, sui libri di storia. E cercate, se possibile, di ragionare con la testa dello “storico”. Quello che si affida ai documenti, alle prove inconfutabili, non ai “si dice”. Un primo approccio – ma vi fornirò ampia bibliografia nella seconda parte – per quanto riguarda la figura di Cesare Battisti, può essere quello di questo volume: “Cesare Battisti nella storia d’Italia”. Un saggio di Piero Pieri, ordinario di storia all’università di Torino. Con una completa documentazione fotografica. Ho trovato, pagandolo pochi euro, questo libro nella polvere di un mercatino dell’usato, a Rovereto. L’ho letto tutto d’un fiato. Pur nella sua aulica retorica. Pur nella sua adesione totale all’ipotesi “martire”.
Nulla da eccepire. Tutto documentato. E di indizi che costituiscono una “prova” ce ne sono ben di più dei tre canonici. Vien fuori un Battisti irruento, che fin da giovane “sogna” un Trentino italiano. Che si batte per un’università libera, comprensiva dell’italianità delle regioni austro-ungariche “costrette” ad abbeverarsi ad altre, estranee, culture.Poi c’è il Battisti dolce, con la moglie e i figli – gioie famigliari che si godrà ben poco – quello che dirige giornali e riviste. Il Battisti amante della geografia. E anche quello che compila le prime guide turistiche del Trentino. C’è l’anomalia di un Battisti consigliere comunale a Trento e poi deputato nel Parlamento (austriaco) di Vienna. Quello che non accetta il militarismo austriaco, ma che poco dopo “passerà” in Italia. E si arruolerà con i “fuorusciti”. Ma non voglio anticiparvi altro.
Ho diviso questo servizio in due parti. La prima parte dall’infanzia e arriva al Battisti maturo, deciso “intervcntista”. La seconda riguarderà invece il periodo bellico. Fino al patibolo, all’impiccagione (insieme a Fabio Filzi) nel “fossato” del Castello del Buonconsiglio.
Buona lettura. E buon ascolto del video del quale chiedo subito scusa per alcuni tentennamenti della voce e pause involontarie. Ah, la risposta alla domanda posta nel titolo … fate voi, col libero arbitrio. Prima però leggete bene il saggio storico di Piero Pieri. Per “par condicio” ripropongo anche un mio vecchio video sui … Kaiserjäger.
LE DIDASCALIE DELLE FOTO CONTENUTE NEL VIDEO – PRIMA PARTE
- I genitori con il figlio maggiore Camillo
- Battisti fanciullo
- Battisti a quindici anni
- Nel 1893 con i compagni dell’ultimo anno di “Ginnasio”. A destra, in secondo piano, Battisti
- poligrafato compilato da Battisti al “Ginnasio”, con il precipuo scopo di diffondere la conoscenza della cultura storica e letteraria italiana, pressoché ignorata dalla scuola dell’Austria
- Trento, 1895. I fondatori dell’Associazione degli Studenti Trentini. Al centro, seduto, Antonio Piscel, ritto a destra, il prof. Giovanni Lorenzoni, seduto a destra l’avv. Adolfo de Bertolini
- Laureando a Firenze nel 1897
- Con l’amico Ferdinando Pasini a Firenze. Alla parete il ritratto della fidanzata
- Durante un’escursione a Rabbi nel 1894
- In ricognizione sulla Paganella alla ricerca del luogo per un rifugio
- Altra escursione
- Con gli amici Castelli e Ramponi nel 1904
- Ad un congresso delle guide della SAT
- Nel 1910 davanti al Rifugio in Paganella
- Alle Viotte del Monte Bondone
- Alle Viotte del Monte Bondone
- Nel 1901 a ventisei anni
- Oltre all’attività scientifica e giornalistica, che si manifesta anche con la collaborazione alla stampa italiana, fervido è l’impegno sociale e politico di Battisti, che va dalla compilazione di Guide per gli emigranti, alle pubblicazioni e studi politici e al lavoro della vita di partito
- Il settimanale illustrato “Il Trentino che ride”, fondato da Battisti nel 1909
- Con la moglie sul lago di Caldonazzo nel 1901
- Con il figlio Gigino
- Con la moglie ed il figlio Gigino
- Manifesto di protesta per le violenze di Vienna
- Trento, 1904. Gli studenti trentini reduci dalle dimostrazioni e dalle carceri di Innsbruck. Il secondo da destra è Cesare Battisti, il secondo da sinistra è Alcide Degasperi
- Rovereto, 1900. Cesare Battisti parla durante il Congresso degli Studenti Universitari. A destra, di fianco alla bandiera e col berretto di studente, Fabio Filzi
- Manifestini elettorali e certificato di elezione di Battisti a consigliere comunale di Trento
- Questionario ufficioso austriaco per il censimento dei deputati compilato da Battisti. Vi appare l’affermazione delle 20 condanne “per delitti politici” da lui subiti. In basso a destra una pagina dell’annuario del Parlamento
- Scheda penale di Battisti: una lunga serie di reati politici
- Trento, 1914. Cesare Battisti parla durante la celebrazione del Primo Maggio
- Nota del materiale bellico giunto a Trento nel periodo dal 10 al 21 novembre 1902, con data, numero delle casse di proiettili, peso, calibro, provenienza e destinazione. Nei primi anni del ‘900 gli armamenti austriaci nel Trentino assumono proporzioni allarmanti. Battisti pensa subito di informare della cosa, con prove sicure, il Governo italiano, in quegli anni sollecitato da alcuni parlamentari, invero con scarso successo, a provvedere a una più valida difesa del confine con l’Austria. Con la collaborazione di amici fidati, fa compilare questa nota e la fa pervenire a Roma
- Fac-simile autografato della bozza per l’itinerario Brennero-Vipiteno
- Guida militare N. 12, “Itinerari”. Profilo e itinerario rettificato – Piazza delle Malghe – Bocca di Brenta – Molveno
- Pagina della “Guida di Lavarone” con annotazioni autografe di Battisti sulle fortificazioni austriache
- Guida Militare N. 12 “Descrizione dei corsi d’acqua”, Pag. XXXI – Il Noce, a destra il volume della guida militare N. 12 “Trentino”
- L’ultimo numero de “Il Popolo” con il saluto di commiato ai lettori e le fiere parole di Battisti che motivano la cessazione delle pubblicazioni. Si notino gli spazi in bianco censurati
- La sala della commissione dell’emigrazione trentina in via S. Pellico a Milano
- Gruppo di fuoriusciti trentini nella sede della Commissione
- Battisti al suo tavolo di lavoro
- Appello irredentista con la prima pagina mascherata da circolare commerciale, che la Commissione, con questo stratagemma, poteva inviare nel Trentino
- La lettera circolare inviata ai deputati, ai senatori ed ai principi
- Le città ove Battisti tenne conferenze o comizi di propaganda interventista
- A Cagliari nel dicembre 1914 per una conferenza
- Battisti a Padova l’8 febbraio 1915. Egli parlò in occasione della celebrazione dell’8 febbraio 1848, data di una storica sollevazione di popolani e studenti contro gli austriaci, preludio delle giornate di Milano e di Brescia
- L’eco della propaganda interventista di Battisti sulla stampa italiana
- L’eco della propaganda interventista di Battisti sulla stampa italiana
- Manifesto redatto da Cesare Battisti nel maggio 1915, nel periodo del “parecchio” giolittiano, che prevedeva la cessione all’Italia di parte del Trentino, ma non di Trieste
- Giornali del novembre 1915 con articoli di Battisti
- Battisti in divisa di volontario del Battaglione Negrotto con i fuoriusciti trentini
- Battisti alla Cerimonia di Quarto il 5 maggio 1915
- Stesura autografa di Battisti del memoriale per il Re. Queste pagine furono scritte da Battisti, a Trento, nell’agosto del 1914. Nello stesso mese il memoriale, firmato da lui, da Guido Larcher e da Giovanni Pedrotti, era nelle mani del Presidente del Consiglio Salandra e il 22 maggio 1915 Battisti lo consegnava al Re
- A Milano nel 1915
IL SAGGIO (prima parte) DI PIERO PIERI
ORDINARIO DI STORIA ALL’UNIVERSITA’ DI TORINO