NON VOLTARSI DALL’ALTRA PARTE
di Cornelio Galas
Cosa vuol dire in concreto, al di là del politichese – e l’ha detto Mario Draghi – non voltarsi dall’altra parte rispetto a quanto succede in Ucraina? Significa guardare in faccia la realtà, la tragedia che si sta consumando ai “bordi” dell’Europa? Mandare armi (leggere, non letali per carità) alla resistenza ucraina? Decidere sanzioni che avranno effetti pesanti, forse, tra qualche mese, in Russia e molto prima, di ritorno, sul nostro fabbisogno energetico?
Che cosa vuol dire “non voltarsi dall’altra parte” in questo momento preciso. Nei fatti, non nelle intenzioni? Vuol forse dire accendere tv, social, leggere i resoconti degli inviati e quindi prendere atto di quanto il popolo ucraino sta subendo? Senza se e senza ma? Nè e né, come suggeriscono certe manifestazioni? Ma in mezzo? In un equilibrio, anche emotivo, che non costa niente all’infuori di una dichiarazione tipo: “Vedo quello che succede, non mi giro, non sono indifferente ,ma…che cosa posso fare in fondo oltre a questo?”
L’Italia monarchica, fascista si voltò dall’altra parte quando furono varate le leggi razziali. Se ne lavò le mani, diciamolo, non foss’altro per una sorta di subalternità al nazismo. L’Italia repubblicana (terza, quarta, quinta repubblica? Abbiamo perso il conto) in questi giorni propone il solito “armiamoci e partite”. Con un’altra palla al piede: le regole della Nato, il Patto Atlantico, la paura di restare alla canna del gas.
Nel mezzo, oltre al solito cerchiabottismo, uno status, quello post covid, che può poggiare su una sospensione del patto di stabilità europeo, vale a dire il “facciamo finta che tutto va bene la marchesa”. Debiti pubblici per ora non all’indice di quella che era il periodo dell’austerità, dei bilanci in ordine (guai, altrimenti farete la fine della Grecia). Aiuti a fondo perduto, acquisto di titoli di stato, “droghe” pesanti nell’economia continentale. Ora, la guerra. Che lascia attoniti di fronte alle immagini che arrivano dall’Ucraina. Ma che, col passare dei giorni, induce ad una sorta di assuefazione. Prima o poi, vedrai, troveranno un’intesa. Prima o poi, vedrai, finirà anche questa tragedia. Già. Dai, cambia canale, che adesso ci sono i … “pacchi”.