Archivi del mese: Ottobre 2014

Ah, qual nefasto desìo, quale raminga idea rese tra noi longa la distanza? Il Fato guerra ci dichiarò, in nuce noi il mallo molle, acerbo eravamo poco inclini alle schermaglie dell’amor e de’ suoi figli L’incipit delle nostre verba? Silenzi … Continua a leggere→

Tra il melograno e l’oleandro In odor d’inverno saltellano infreddoliti piccoli uccelli in cerca di cibo affogato nel mare di foglie secche Conquisto sulle scale la vetta che usavo da bambino per guardare la strada e scopro che ormai non … Continua a leggere→

PREMIO “BIS DEL LUFAM” 2014 – SECONDA EDIZIONE segnalate i vostri candidati a corneliomagno@live.it si tratta di premiare con l’artistico trofeo messo in palio da Televignole un personaggio (non solo maschile s’intende) particolarmente sfortunato nel corso di quest’anno. Le votazioni … Continua a leggere→

La funivia del funerale era stata attivata. Doveva trasportare una salma, dalla cappella mortuaria dell’ ospedale alla chiesa. E di lì, dopo la Messa, al cimitero. Per la tumulazione. Un carico normale. Sessanta chili scarsi, più il peso del feretro. … Continua a leggere→

Poi mi sveglio, lo so e vai via, via Restano, vaganti fino alla dissolvenza baci desiderati abbracci senza calore la tua pelle così lontana dalla mia Poi mi sveglio, lo so e resterai fotografia ingiallita di ricordi mai fissati nell’album … Continua a leggere→

    SAORI, EL CANAPE’ DE SPECK E FORMAI No stè dirme che me son dàt ai magnàri todeschi. El so zà da per mi. L’è che na volta che magnè sta roba chi lassè perder le bruschete e anca … Continua a leggere→

SAORI, EL CANAPE’ DE SPECK E FORMAI No stè dirme che me son dàt ai magnàri todeschi. El so zà da per mi. L’è che na volta che magnè sta roba chi lassè perder le bruschete e anca la piza … Continua a leggere→

            SAORI, STRAUBEN (i stràubeni) I avrè de zerto trovài st’inverno ai mercadìni de Nadàl en qualche casòta. E vizìm gh’era zà pronti quel col brulè, se sa… El so, el so, no l’è propri … Continua a leggere→

Stava spingendo la moto, rimasta a secco. Una fuoristrada ancora in strada. Lungo una strada. Ripida. Nessuna speranza di aiuto, data l’ora. Solo calcoli di probabilità. Che scivolavano, assieme al sudore. dalla fronte. “Perché non mi sono fermato a quel … Continua a leggere→