Seconda ed ultima puntata della “Storia del Trentino” raccontata con foto, immagini, dipinti, documenti e giornali. Dal periodo francese alla fine del Novecento. Anche questa volta allego alcuni video di Televignole correlati a questo arco di tempo. E per saperne di più basta cliccare sul link posto alla fine della galleria fotografica.
DA ANDREAS HOFER AL DISASTRO DI STAVA
Andreas Hofer
Uno Schützen si scaglia, con estrema ferocia, contro due soldati francesi (dipinto di Jacob Altmutter, Museo Ferdinandeum Innsbruck)
La bandiera della compagnia dei bersaglieri della città di Trento nel 1796, con lo stemma dell’ultimo priincipe vescovo Vigilio Thun
L’annuale omaggio degli Schützen alla lapide che ricorda Andreas Hofer, pellegrino al santuario di S. Romedio
Una veduta di Trento, di autore anonimo, agli inizi dell’Ottocento. L’Adige, vera “anima” della città, lambiva il centro storico; verrà deviato nel 1858
Antonio Rosmini (1797 – 1855), grande filosofo roveretano
Giuseppe Mazzini: i suoi scritti vennero diffusi clandestinamente nelle Giudicarie e in val di Sole
Il decreto di Napoleone del 28 maggio 1810 con il quale il Trentino viene unito al Regno d’Italia
La borgata di Malè, nel 1848, si resse su un effimero governo provvisorio
La rivoluzione a Trento durante la fiera di S. Giuseppe, il 19 marzo 1848
Il proclama affisso di notte a Trento nel marzo 1848
Un appello ai trentini durante il colera del 1855
La filanda Tambosi a Lavis verso il 1880: si noti la vastità dell’ambiente
Don Giuseppe Grazioli in un ritratto di Eugenio Prati
Irredentisti dell’800: Nepomuceno Bolognini
Irredentisti dell’800: Ergisto Bezzi
La battaglia di Bezzecca: il quadro è al Museo del Risorgimento di Milano
Giovanni a Prato, fervido sostenitore dell’autonomia
Il nucleo originario di Madonna di Campiglio cob lo “stabilimento alpino”
Il rifugio Lares in val di Genova, il primo della SAT, inaugurato nel 1872
Domenico Veneri, una delle prime guide alpine di Pejo
Il forte Belvedere a Lavarone: per la sua possente struttura e per la funzionalità dell’opera in chiave difensiva era indicato con il motto “per Trento basto io”
Il forte Barbadifiore, costruito nel 1880 in val del Monte, per contrastare una possibile invasione italiana dal Gavia e dal Montozzo, sui confini occidentali
Forte Strino, in alta val di Sole, durante la Grande Guerra: rappresentò un valido baluardo a difesa del Tonale
Nella xilografia di Matthias Burgkechner (1563) il corso dell’Adige a Trento
Macorso antico” alla foce dell’Avisio, a Lavis, deviato nel 1773ppa del “
L’Avisio in piena, nel 1882, sconvolse anche la val di Fassa
Trento: i giardini di piazza Dante sott’acqua durante l’alluvione del 1882
Il nuovo ponte in ferro e i lavori di rafforzamento degli argini dell’Avisio a Lavis
1882: la cronaca dell’alluvione sulla Gazzetta di Trento
Sant’Antonio di Mavignola, 1880: la fermata della linea Tione-Campiglio
L’apertura della strada della valle di Sole nei pressi di Mostizzolo
La vaporiera della Balsugana (foto Faganello 1975)
Il monumento al “moléta”, eretto nel 1969 a Pinzolo, opera di fra’ Silvio Bottes
Minatori di Tuenno emigrati in America davanti alle loro case di legno (shandy)
Lo spazzacamino: lavoro abituale degli emigranti nonesi
Gli ambulanti Davide Pinato e Serafino Patata, venditori fi immagini sacre, davanti alla cattedrale di Orleans in Francia
Le vetrine del negozio di Giuseppe Dalle Mule, detto “Daziaro”, emigrato giovanissimo dal Tesino, sulla piazza Lubianka, in pieno centro a Mosca
1881: nasce a Pieve Tesino la “Società di abbellimento colle San Sebastiano”, la prima Pro Loco del Trentino
1898: la fondazione della Cassa rurale di Tuenno
La cantina sociale di Portolo, una delle prime strutture cooperative trentine
Don Lorenzo Guetti, fondatore del movimento cooperativo
Un manifesto pubblicitario della “Lega Nazionale”
Sotto la pioggia, l’inaugurazione del monumento a Dante, a Trento nel 1896
1904: l’assalto all’università italiana di Innsbruck
L’imperatore Francesco Giuseppe a Cles, presente alle grandi manovre del 1905
Cartolina di propaganda del Tiroler Volksbund contro l’irredentismo trentino
Cesare Battisti e Guido Larcher nei primi mesi di guerra
La tomba del gen. Vittorio Emanuele Rossi sul Pasubio: la vecchia linea di confine è disseminata di croci e lapidi
Donne della val Rendena, portatrici militarizzate: recano in spalla le assi che servivano a costruire i ricoveri in quota per le compagnie degli Schützen
Eugenio e SEbastiano Marchetto, padre e figlio, Schützen del Tesino, poco prima della partenza per il fronte
Trincea sul fronte orientale, nei pressi di Janowice
Prigionieri trentini in Russia nel 1917
Agosto 1914: il reggimento “Trient 1” parte per la Galizia
Agostino Dalla Giovanna di Malè (a sinistra), assieme ad un altro prigioniero solandro in Siberia
MIlitari della val di Non nel 1914 nel campo di prigionia di Kirsanov
Nelle trincee russe conquistate a Gorlice nel maggio 1915
L’evavuazione di Vermiglio nell’agosto 1915, in un quadro di Hans Bertle
Il campo di Katzenau
La “croce dei tre sizzeri” caduti in val di Pejo nel 1915
Cannoni sottratti sull’Isonzo e portati dagli austriaci ai piedi del Cevedale
Un alpino sciatore colpito a morte durante l’attacco al Corno di Cavento nel 1917
Marmolada: Un Kaiserjaeger ferito viene calato a valle
9 agosto 1920: l’annessione del Trentino all’Italia
Durante le grandi manovre del 1935: Mussolini e gerarchi fascisti a Cles
1924: si inaugura il monumento alla vittoria al Tonale
Il tragico bombardamento del 2 settembre 1943 alla “Portèla” di Trento
L’ex Casa del Littorio, sede del comando tedesco durante l’occupazione tedesca
Gennaio 1943: la “Tridentina” si ritira dall’ansa del Don
Agosto 1944: i 14 partigiani-malghesi di Malga Zonta, che avevano strenuamente resistito ad un preponderante attacco nazista, poco prima dell’eccidio
5 maggio1945: i comandanti del Comitato di Liberazione Nazionale della val di Non, con il tricolore al braccio, sfilano per la strada principale di Romeno
Partigiane di Castello Tesino decorate con la medaglia d’oro: Clorinda Menguzzato
Partigiane di Castello Tesino decorate con medaglia d’oro: Ancilla Marighetto
Mario Pasi, impiccato dai tedeschi nel marzo 1945
Il conte Giannantonio Manci, capo del CLN trentino
La firma del patto Degasperi-Gruber che spianerà la strada all’autonomia