E VA …

E VA …

baraca_alla_deriva

di Cornelio Galas

Alla deriva, tra alghe ammuffite,

e la cima marcia, che si slega

piano piano, da sola, dal porto,

in silenzio, senza dir altro.

 

Va, comandata dalle onde,

dal vento dimenticato,

dall’abulia dei turisti,

va, va, lentamente …

 

Sono ormai lontani i tempi

della vernice fresca,

sullo scafo ben levigato,

e il fruscìo di vele nuove.

 

Va, la barca della vita,

da sola, senza mèta alcuna,

senza timoniere, senza …

alcun desiderio, altrove.

 

Tra quei due cieli azzurri,

sopra e sotto, uguali,

come campana muta,

senza urti di metalli.

 

Non scappa, non ha fretta,

sempre più al largo,

tra quelle immensità note

e normalità sconosciute.

 

Nulla c’è da pescare,

in questo lago piatto,

nulla c’è da capire,

né bisogna tornare.

 

Si fa sempre più scuro,

macché temporali …

Era più chiaro, una volta

il campo di regata.

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