DOMANI, FORSE
DOMANI, FORSE
di Cornelio Galas
Lento, lento, più lento ancora
al fine di apparire d’istante
e sorprendere nella bolgia
di velocissimi attimi
quell’ammasso informe,
confuso, sòrdido, scuro,
di tempo, spazio e altro
ormai quasi pieno del nulla.
Odo i miei famigliari passi
ricompongo il mosaico
(tanti inservibili pensieri)
che non riesco a finire
da quando l’amore vince,
con inconsce intenzioni,
sui tasselli perfetti
di sentimenti irregolari.
Arriva, benvenuto, il vento
che tutto spazza via
che tutto risolleva
nell’immensa ignoranza
della mia intelligenza.
Nel ristretto ripostiglio
dove mi nascondo,
gridando solitudine.
Basterà sentirti, vicino
per non credere …
anche solo questa notte.
Verrà dal tuo respiro, lo so
una conferma di vita.
Nell’ansia della fine.
accoglierò il tuo corpo,
come una scialuppa.
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