Riprendo la storia (fotografica) della sezione Sat di Arco. Eravamo rimasti al 1957. E da lì andiamo avanti, in questa seconda puntata, fino al 1972, anno peraltro importante perchè coincide con il Centenario della Sat. E’ questo un arco di tempo che registra tante novità: i lavori alla “Capanna dell’Alpino” (che groppo alla gola quando è stata venduta ai privati) sul Monte Velo, quelli al rifugio Marchetti (che adesso ha problemi di gestione a quanto pare e dovrebbe essere ceduto alla Sat centrale) e la nascita del Gruppo Roccia Alta Montagna, le prime esplorazioni speleologiche.
C’è tanta voglia di fare in quegli anni. Ma soprattutto un sentimento comune che si potrebbe definire di “rinascita” di speranza nel futuro dopo gli anni cupi della guerra. Ci stiamo avvicinando al periodo del “boom” (anche demografico) italiano.
Personalmente di quel tempo ho bellissimi ricordi della Colonia S. Vincenzo sul Monte Velo (pure finita ai privati), dei campeggi con gli scouts a Bordala e Vigo di Cavedine. Delle prime sciate e dei pic nic con pollo allo spiedo da “curare” piano piano in località S. Antonio, sempre sul Monte Velo. Altri, guardando queste foto, probabilmente rivedranno anche familiari, parenti ormai scomparsi. Ma allora uomini che sapevano apprezzare i “migliori anni della nostra vita”. Con semplicità. E soprattutto in mezzo alle nostre bellissime montagne.
Propongo in apertura, prima della ricca (oltre 150 foto) galleria fotografica – tratta come l’altra volta dal libro “Arco e la Sat 70 anni di storia” – un video del Coro Castel di Arco. Che tra il ’57 e i primi anni Settanta fa un costante salto di qualità, con successi anche all’estero e la sua prima incisione. Il video è del giornale “Il Trentino”. E raccoglie anche testimonianze di vecchi e meno giovani coristi arcensi, in occasione della festa per i 70 anni del complesso vocale.
IL CORO CASTEL IN CONCERTO
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1957 – Costruzione del muro di contenimento della Capanna dell’Alpino
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1957 – Il Colonnello Marchetti sul tetto controlla e dirige il lavoro alla Capanna dell’Alpino
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1957 – Capanna dell’Alpino: il pranzo è pronto, le signore aspettano la pausa dei lavori per servirlo
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1957 – Arrivano le prime fatture
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Verso Cima Tosa – 17 luglio 1957 – Da sinistra in piedi: Renato Mandelli (Don Dado), Gabriele Ischia e Dario Moschen; seduti Tomaso Calzà e Remo Carmellini (zio Remo)
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1957 – Gita nel bosco
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1957 – Riproduzione articolo dell’Alto Adige per la protesta della sezione per la sede
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1957 – Foto di gruppo: Gino Emanuelli, Gino Campetti, Adriana Marcheselli, Giuseppe Bresciani, Tecla Minatti, Carlo Carmellini e Nicola Maroadi
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1957 – Ordine di arrivo delle gare
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1957 – Prof. Amerigo Pedrini – Nasce a Buenos Aires (Argentina) il 20 ottobre 1908 da genitori italiani. Si diploma a Milano in viola, violino e pianoforte. Insegnante a Trento entra a far parte del Coro della SOSAT. Costituisce in Arco, con altri volenterosi, il Coro Castel. Contemporaneamente dirige anca la banda Rossini di Arco; resta maestro del Coro fino alla primavera del 1947 quando, causa un incidente stradale, deve lasciare l’incarico. Dopo lunga malattia si spegne in Arco il 29 ottobre 1957
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1957 – Foto ricordo del Coro Castel dopo il pranzo consumato in un ristorante di Cavalese. La notte prima parte dei coristi, con alcuni familiari, passarono la notte al Ciampedie, a quota m 2000, sistemati in una grande tenda su un pagliericcio di paglia portata appositamente da Arco
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L’articolo de l’Adige del 23 gennaio 1958 sull’idea del congresso
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1958 – Le autorità in posa a Piazzale Segantini
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1958 – Il tavolo dei relatori al congresso
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1958 – Il salone dei congressisti
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1958 – La targa alla memoria di Prospero Marchetti
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1958 – Menù del ristorante
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1958 – Gran folla in piazza III Novembre; la gente di Arco non tradisce le aspettative degli organizzatori
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1958 – Anche il tradizionale pranzo che accompagna tutti i congressisti ha molti consensi
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1958 – Anche il tradizionale pranzo che accompagna tutti i congressisti ha molti consensi
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1958 – Ordine di arrivo dei concorenti per la marcia trofeo Remo Bresciani
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1958 – Gita sociale al Bondone
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1958 – I cori cantano all’unisono in piazza III Novembre
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1958 – Foto di gruppo con la contessa Giovanna d’Arco
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1959 – Fattura della ditta Lorenzo Rigatti
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1959 – Panorama dal rifugio Marchetti
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1959 – Prosegue senza pause il lavoro dei bolontari per rendere il rifugio Marchetti più bello e funzionale
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1959 – Volontari sul castello della stazione di arrivo della teleferica. Da sinistra: Beppino Bresciani e l’indimenticabile Antonio Lutteri
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1959 – D’inverno, sullo Stivo, la teleferica diventa un rudimentale ma efficientissimo skilift. Nata proprio come rudimentale skilift, nel 1954 venne, dopo due anni di lavoro, trasformata in teleferica. 700 sono i metri di lunghezza, una fune portante di 16 mm e una trainante di 8 mm mossa da un motore Guzzi di 500 cc di cilindrata. Notizia curiosa è che il vericello venne ricavato dal cavalletto della macchina da cucire di un calzolaio. Negli anni successivi seguirono diversi interventi per migliorie come il cambio di due motori, di vericelli, i pali di sostegno nuovi e poi spostati e alzati, costruzione di box in legno per riparo motore e operatore hanno portato questo insostituibile mezzo ai giorni nostri
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1959 – Autorizzazione della Provincia Autonoma di Trento
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1959 – Ascensione al Carè Alto
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1959 – Cordata verso l’Adamello
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1959 – Il coro impegnato in uno dei numerosi concerti tenuti nel 1959. In questa occasione viene abbandonata la classica camicia a quadri e i pantaloni alla zuava, tipici dei cori di montagna, per una più elegante divisa cittadina
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1960 – Il Col. Marchetti davanti alla nuova sede SAT, presso Casa Bernabè, al civico 24 della centralissima via S. Anna di Arco
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1960 – Articolo dell’Alto Adige
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1960 – Sala allestita per il ballo della SAT
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1960 – La lettera inviata dal Comune di Arco che conferma l’assegnazione di un premio per uno dei vincitori della gara podistica Arco-San Giovanni
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1960 – Satini in marcia verso la Cima Presanella
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1960 – Verso il rifugio Carè Alto. Da sinistra: Tarcisio Riccadonna, Sergio Calzà, Eugenio Mantovani, Giancarlo Emanuelli, Mario Pia e Camillo Calzà
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1960 – Cima Carè Alto: prudentemente si comincia la discesa
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1960 – Articolo de l’Adige
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1960 – Grotta di Patone: si spala la sabbia per liberare il sifone centrale
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1960 – Si inventa e si adatta ogni tipo di tecnica per superare l’ostacolo
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1960 – Il gruppo di lavoro – Da sinistra: Marcello Santuliana, Maurilio Braus, Janec Tyszkiewicz, il “polacco”, Daniela Comperini, unica donna, Giorgio Michelotti, Vito Raffaelli, Giancarlo Emanuelli, Silvio Martinatti, Franco Negri. Seduti: Giuliano Rosi e Livio Berlanda
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1960 – Foto ricordo degli ex alunni del Collegio Nolfi di Fano con il Coro Castel
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1961 – Lettera inviata all’inaugurazione del sentiero SOSAT
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1961 – Gita sulla Presanella: Don Mario Brusacoran, Antonio Vivaldi e il fratello di don Mario, cappellano di Bolognano
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1961 – Escursione nel Gruppo del Monte Bianco
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1961 – Articolo de l’Adige – 27 novembre 1961
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1961 – Il rifugio Marchetti imbiancato di neve
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1961 – Premiazione della gara sociale. Da sinistra: Fabio Cazzolli (nell’occasione cronometrista ufficiale), il vincitore Mario Rosà e Antonio Vivaldi
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1962 – Immagine plurina degli spazi della mostra
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1962 – Depliant mostra 90° SAT
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1962 – Autorità in visita alla mostra
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1962 – Fa gli onori di casa il colonnello Italo Marchettu
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1962 – Altre vedute della mostra allestita nelle suggestive sale di Palazzo Marchetti
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1962 – Altre vedute della mostra allestita nelle suggestive sale di Palazzo Marchetti
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1962 – Scenografia per la “Veglia del 90°” della SAT
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1962 – 5 agosto: cima della Presanella, Rodolfo Ischia “Gnochèt”, Paolo Mandelli, Gino Emanuelli e un intirizzito Bruno Angelini
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1962 – Si arriva sulle grandi cime. Vetta del Cervino, da sinistra Giancarlo Emanuelli, Sergio Calzà, Maurilio Braus ed un amico di Brescia
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1962 – Folla di alpinisti a raduno sullo Stivo. La cucina lav e un piatto di pasta è assicurato per tuttiora a pieno regime
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1962 – L’alta montagna è sempre molto gettonata, tanta fatica ma molte soddisfazioni
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1962 – Salita invernale allo Stivo. Primo della fila è Dario Moschen, Marta Tamburini, dietro in terza posizione Fabio Cazzolli alias “Ober” e Pino Cassisa
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Prospetto delle gite sociali 1961 – 62
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1962 – Copertina del primo disco microsolco a 45 giri inciso presso la casa discografica Carish Odeon
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1963 – Remo Carmellini. Classe 1919, iscritto alla Sat nel 1945, l’anno dopo entra nella direzione della Sat di Arco dove rimane ininterrottamente fino alla fine. Coniugato, meccanico alla Caproni, il tempo libero lo dedica alla sua passione più grande: la montagna. Passione che trasmette ad un gran numero di giovani. “Zio Remo” come veniva chiamato in seno alla Sat, partecipò attivamente alla vita della sezione ma il suo merito più grande è di aver aperto nuovi orizzonti all’alpinismo locale facendo conoscere le grandi montagne fuori dai confini trentini. Lo ricordiamo sul Cervino, Piz Palù, Bernina, Pala Bianca e molte altre. La sua morte improvvisa per malattia ha lasciato un gran vuoto nella sezione di Arco
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1963 – Il col. Marchetti, il coro Castel, i soci e tanti altri rendono omaggio a Remo Carmellini nel giorno del suo funerale
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1963 – 13 novembre – Partecipanti alla castagnata sociale
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1963 – Tutto è pronto per iniziare il veglione della Sat nella sala del Casinò
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1963 – Pasto caldo sul monte Bianco – 14-18 agosto – Sotto il rifugio Gonella. Da sinistra seduti Renato Mandelli, un amico di Brescia, Sergio Calzà e Giancarlo Emanuelli
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1963 – Per la prima volta sullo Stivo arriva l’elicottero
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1963 – Il presidente dell’azienda autonoma Roberto Turrini accoglie il capitano Frederick Witing sulla cima dello Stivo
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1963 – Si scarica velocemente il materiale con una squadra di volontari ben organizzati
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1963 – Foto di gruppo con l’equipaggio americano
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1963 – Brindisi del gruppo di lavoro per l’Operazione Elicottero
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1963 – Pagina delle firme registro presenze dello Stivo
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1963 – Gitone alla Plose
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1964 – Gita del 19 luglio in Cima Presanella
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1964 – Foto di gruppo per la gita alle Torri del Vajolet
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1964 – Partecipanti alla gara sociale del 1964
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1964 – Monte Nero – parete nord – Prima salita della Via Carmellini. Una fase della salita nella parte centrale della Via
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1964 – Foto di gruppo in cima. Da sinistra Giancarlo Emanuelli, il bresciano Lino Faini, Sergio Calzà e Renato Mandelli. La foto è scattata dall’altro arcense Maurilio Braus
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1964 – La parete nord del Monte Nero, la Via segue l’evidente diedrino centrale
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1964 – Si scarica materiale edilizio: per fortuna le braccia non mancano
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1964 – Passaggio mattoni con signora volontaria
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1964 – Prezio e determinante il lavoro dei volontari satini
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1964 – Lavori alla Capanna Velo
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1964 – A fine lavori così si presenta la “Capanna”: un ampio piazzale esterno attrezzato con tavoli, sedie e ombrelloni
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1964 … ed una spaziosa e funzionale sala da pranzo all’interno
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1964 – Tavolata dei soci riuniti a Fiavè per la tradizionale castagnata
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1964
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1964 – Esterno del rifugio Velo
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1964 – Tracciato del nuovo sentiero realizzato dal gruppo di Pietramurata guidato da LucianoBagattoli. Il sentiero che sarà segnato nel catasto Sat con il n. 426, porta dal paese di Pietramurata fin sulla cima del Monte Casale (o Monte Daino) con notevole dislivello. Meritevole e importante opera alpina che valorizza questa bella montagna
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1964 – 7 giugno – Busseto (Parma) – Casa nativa di Verdi
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1964 – Locandina del concerto per il ventennale del Coro Castel
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1965 – Festa dell'”Addio all’estate” – Nel piazzale del rifugio Marchetti si celebra la Santa Messa
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1965 – Invito alla festa di Addio all’estate
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1965 – Monte Casale – 16 maggio – Numerose sono le sezioni partecipanti
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1965 – Monte Casale – 16 maggio – Si passa una giornata con amici in piena sintonia con lo spirito alpino
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1965 – Tracciato del sentiero del Monte Casale
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1965 – Cima Brenta – Sandro Campetti, Bruno Angelini, Enzo Turrini
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1965 – Il listino prezzi per le consumazioni al rifugio Marchetti
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1966 – Momenti dell’incontro alla Cantina Marchetti tra i vertici della Sat e del Cai in occasione della “Staffetta dell’Arco Alpino”
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1966 – Due Marchetti importanti nello storia della Sat: Prospero e Italo
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1966 – In inverno il rifugio Marchetti diventa sempre più meta ambita, faticosa e mai banale
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1966 – S. Valentino – Concorrenti numerosi e agguerriti per la gara sociale
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1967 – Foto di gruppo di baldi giovani. Sono le nuove generazioni del dopo guerra
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1967 – Esibizione del Coro Castel nel castello di Austerlitz (Cecoslovacchia) nella sua fortunata tournèe
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1967 – Alcuni coristi davanti ad un manifesto che annuncia la loro esibizione
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1968 – Manifeesto del concerto del Coro Castel nel cortile della Rocca di Riva del Garda
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1968 – Manifesto con tricolore che annuncia il concerto del Coro Castel agli abitanti di Schotten, città gemellata con Arco
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1969 – Manifesto della “Grande Veglia della SAT”, evento sempre molto atteso nella città di Arco
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1969 – Il manifesto dato alle stampe per pubblicizzare il “Grande Concerto” che avrebbe celebrato, sabato 23 agosto 1969, i primi 25 anni di vita del Coro Castel
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1969 – Ferrara, 27 settembre – Il manifesto di “Eurofrut ’69” che annuncia il concerto del Coro Castel durante la giornata dedicata al Trentino Alto Adige
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1970 – Il senatore Spagnolli impegnato in un’escursione al rifugio Marchetti nel 1970. Nella foto è immortalato di fronte ad una tazzina di caffè e di fianco ad Antonietta Vettori. Grazie al personale interessamento di Spagnolli fu possibile stendere in meno di un mese la linea elettrica da Bolognano al Monte Velo. Fu uno tra i primi collegamenti telefonici in Italia che interessasse rifugi alpini
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1970 – Una cerimonia religiosa al rifugio sul Monte Stivo. Si tratta probabilmente della Santa Messa del Primo Maggio che tradizionalmente apriva la stagione al Marchetti
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1970 – Rifugio Marchetti, il ministro Giovanni Spagnolli con i satini arcensi sullo Stivo
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1970 – La motorizzazione sale in quota. L’istantanea nella quale si riconoscono Renzo Ischia “Gnocèt” e Antonio Lutteri, immortala i tentativi di quei mesi per raggiungere la vetta dello Stivo in automobile …
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1970 – … una fatica soprattutto per la “giardinetta”
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1971 – La cartolina edita dalla sezione per promuovere l’attività estiva del Rifugio in Monte Velo
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1971 – Un’istantanea scattata durante l’uscita di quell’anno al rifugio Tuckett. La nascita del Gruppo Rocciatori Alta Montagna è stata decisa in pochi minuti. Da sinistra: Fabio Ischia, Ugo Ischia, Lorenzo Ischia, Giuliano Emanuelli, Mauro Ischia e Bruno Giuliani
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1971 – Una foto emblematica delle prime uscite del GRAM. Da sinistra Fabio Calzà, Corrado Zamboni, un amico di Caldonazzo, Ugo Ischia, Mauro Ischia e Giuliano Emanuelli. Lo sfondo, ovviamente, è quello del Brenta
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1971 – Il verticalismo estreo, la sfida alla gravità, all’impossibile, all’appiglio che non c’è. Tutto questo è la scalata su roccia. Superare la montagna rispettandola per superare sè stessi. Inizia nel ’71 la lunga attività del GRAM, sicuramente uno dei Gruppi più dinamici della sezione arcense (Foto Giuliano Emanuelli)
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1971 – 24 luglio – “Bus del Fausior”, impegnativa discesa di un pozzo da parte del giovanissimo Nicola Ischia. Questa ed altre uscite da parte di volenterosi sono da considerare come preludio alla nascita del Gruppo Speleologico
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1972 – Due immagini del Congresso Cai-Sat tenutosi nel settembre 1972 – ad Arco con l’organizzazione della locale sezione SAT. E’ l’evento dell’anno, la SAT, dopo cent’anni, ritrova il luogo delle sue origini
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1972 – Due immagini del Congresso Cai-Sat tenutosi nel settembre 1972 – ad Arco con l’organizzazione della locale sezione SAT. E’ l’evento dell’anno, la SAT, dopo cent’anni, ritrova il luogo delle sue origini
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1972 – E’ il 9 aprile – Le sale di Palazzo Marchetti ospitano l’annuale assemblea dei delegati
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1972 – E’ il 9 aprile – Le sale di Palazzo Marchetti ospitano l’annuale assemblea dei delegati
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1972 . La posa della stele nei giardini pubblici adiacenti il Casinò
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1972 – A controllare lo svolgimento delle operazioni c’è il colonnello Italo Marchetti
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1972 – Il bozzetto predisposto da don Carnessali, reverendo parroco di Stenico. La fotografia fu inviata agli uffici comunali per l’autorizzazione “staccata” dal sindaco di Arco, Enrico Rosà
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1972 – Il tricolore cinge la stele granitica. Alle 10 del mattino di domenica 24 settembre si svolge l’inaugurazione ufficiale del monumento dedicato a Prospero Marchetti e agli altri soci fondatori della Sat
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1972 – Il folto pubblico in viale delle Magnolie per l’inaugurazione della stele commemorativa del Centenario
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1972 – Il pieghevole che presenta il programma del congresso del Centenario
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1971 – Il Salone delle Feste con i relatori e l’uditorio del Congresso del Centenario
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1972 – Alcune immagini dell’inaugurazione delle due mostre ospitate nei giorni del Congresso nelle sale di Palazzo Panni. Guido Marini, presidente centrale della Sat, taglia il nastro
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1972 – Il colonnello Italo Marchetti accompagna le autorità nella visita della rassegna, assai partecipata
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1972 – La copertina del depliant dedicato alla Mostra Filatelica con uno dei tre francobolli commemorativi e lo speciale annullo postale
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1972 – La cartolina stampata dal Cai in omaggio al primo centenario della costituzione della Sat
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1972 – Due delle buste ufficiali del Centenario con i tre francobolli celebrativi e l’annullo speciale. Quello del Congresso reca la data del 23 settembre, quello dedicato alla Mostra Filatelica del 2 dello stesso mese
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1972 – Congressisti e satini arcensi al rifugio Marchetti. Il terzo da sinistra è il ministro Spagnolli, frequentatore abituale del rifugio sullo Stivo
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1972 – Efficientissima e instancabile l’organizzazione provvede a tutto: qui vediamo gli addetti alle prenotazioni delle varie gite ed escursioni
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1972 – Parete est della Paganella – Mauro Ischia impegnato sul penultimo tiro della “via diretta” di Detassis, Corrà, Pedrotti, Bianchini e Pedrini. Nell’occasione gli altri due componenti della cordata sono Ugo Ischia e Giuliano Emanuelli
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1972 – L’articolo dell’Alto Adige di mercoeldì 11 ottobre. La cima non è il Calodri (refuso tipografico) ma la ricostruzione dell’ascensione è assai particolareggiata
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1972 – Tre dei quattro autori dell’impresa sul Colddri. Da sinistra, Ugo Ischia, Mauro Ischia e Giuliano Emanuelli. La foto è scattata da Fabio Calzà
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1972 – La Via Umberta Bertamini: sosta alla fine del secondo tiro
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1972 – Grotta Cesare Battisti in Paganella. Nella foto di gruppo nello “Scrigno”, da sinistra, Mario Armani, Gilberto Galvagni e Nicola Ischia
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1972 – 11 giugno – Spedizione “Bus de Caval” a Malga Navetta
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1972 – Una bella immagine del Coro Castel impegnato in uno dei tanti concerti effettuati nel 1972
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