OLTRE

OLTRE

“Tirèm innànz”,

Antonio Sciesa, 2 agosto 1851

prima d’essere fucilato

al Castello Sforzesco

E’ andato avanti …

– dicevano e dicono gli alpini –

quando il cappello dell’amico

è sopra una bara

Oltre la siepe

di Giacomo Leopardi

l’immaginifico

che nulla dice

se imparato a memoria

Il cuore oltre l’ostacolo

doping lecito nello sport

la coltre che lo copre

chi non ce l’ha fatta

l’otre per il vino

che dà coraggio

oltre il filo spinato

della trincea

Oltre ogni limite

con incoscienza eroica

oltre la capacità di capire

metafisica, fantascienza?

Un confine invisibile

ma sensibile

quando lo varchi

Chi ami, come me,

oltre a me?

Cosa c’è oltre questa vita

che spinge ad andare

avanti senza tempo

per guardare qui, ora

senza tempo per capire

cosa c’era di bello

da questa parte?

 

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