L’ASSENZA

L’ASSENZA

di Cornelio Galas

 

Nulla, nelle reti, e poco vento

per la mia barca,

ormai troppo lontana

dalla riva,

dov’è più facile dimenticare.

Ho negli occhi la nebbia,

vapore di lacrime;

non credo al mio diario:

qualcuno ha cancellato

quei pochi appunti di fede,

lasciando scarabocchi

per far finta di giocare.

Ascolto gabbiani stonati,

colonna sonora orrenda,

di un cielo che piange.

Non ti porterò fiori,

per mantenere vive

tutte le bugie

raccontate all’anima.

Come sarebbe divertente

scoprire, un giorno,

che all’appello risponde

sempre “presente”

solo quello che non c’è.

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