DE BELLO BRUTTOQUE

Ah, qual nefasto desìo, quale raminga idea
rese tra noi longa la distanza?
Il Fato guerra ci dichiarò, in nuce
noi il mallo molle, acerbo eravamo
poco inclini alle schermaglie
dell’amor e de’ suoi figli
L’incipit delle nostre verba? Silenzi
e ardori repressi, com’era usanza
NIhil de nihilo, nulla dal nulla
e nulla era ne’ l’aere, come la speme
come tutto attorno alle nostre membra
Maledetto sia, quel nostro approccio
tra ulivi, voci lontane, suoni di grilli
nella campagna, ideal cornucobia
d’atti felici, naturali, rei a quel tempo
per due corpi attratti
come vive solo l’ombra, grazie al sole
Fu allora che ti dedicai liriche e fiori
solo tu, tra tutte, solo tu la prediletta
Ma tardi fu la scoperta, ahimè
del tuo marcio di dentro
oh pesca pescata malamente
al mercato della campagna
ti getto, ti ripudio
non vai bene, ne son sicuro
foss’anche per marmellata

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