IL TRENTINO ALL’EXPO DI MILANO. FORSE PIU’ INDOVINATA LA PRESENZA ALL’INTERNAZIONALE DEL 1906
di MAURIZIO PANIZZA
All’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, partecipò anche il Trentino austriaco. Nel 2014 il Trentino (italiano) ritorna con uno suo stand, ma pare che stavolta qualcosa non abbia funzionato a dovere.
Più di un secolo separa le circostanze oggetto della mia brevissima ricerca. Per certi versi – viste le polemiche di questi giorni in merito alla “banalità” dello stand della Provincia Autonoma – sembra che la trasferta a Milano del Trentino austriaco di 109 anni fa sia stata più fortunata e produttiva di quella del Trentino italiano di oggi. Altra mentalità? Altre aspettative? Chissà… Di certo, dalle foto che allego, si può osservare come gli investimenti e il risultato architettonico dell’Expo 1906, non siano stati da meno di quelli del 2015.
Si è parlato recentemente e con insistenza di come la Provincia di Trento abbia allestito il proprio stand all’Expo di Milano: bene o male, non spetta a me giudicare. Tuttavia, andando alla ricerca di fatti e personaggi di un tempo mi sono imbattuto in un avvenimento analogo che ha avuto luogo sempre a Milano, ma ben 109 anni fa.
Si tratta dell’Esposizione Internazionale di Milano del 1906 dove anche il Trentino, o meglio il Sud Tirolo, partecipò nel contesto più ampio dello stand dedicato all’Austria. Il tema della grande manifestazione fu quello dei trasporti per celebrare l’impresa del Traforo del Sempione inaugurato l’anno prima. Per l’esposizione furono investiti 13 milioni di lire dell’epoca. Le nazioni partecipanti furono 40, gli espositori 35.000, i visitatori furono stimati in più di 5 milioni, una cifra record per l’epoca. L’immagine simbolo dell’esposizione, realizzata da Leopoldo Metlicovitz, celebrava l’apertura del traforo del Sempione.
“La Squilla”, settimanale cattolico del Trentino (Sud Tirolo) così scriveva il 3 maggio 1906: “Sabato si inaugurò a Milano l’Esposizione Internazionale. Vi intervennero il Re, la Regina e molti ministri. Indescrivibili le festività dell’occasione. Erano rappresentate tutte le Nazioni che concorsero all’Esposizione. Innumerevoli i discorsi recitati. I Reali furono fatti segno a speciali e imponenti manifestazioni.
Nel solo giorno di sabato entrarono all’Esposizione più di 20.000 persone.
Parliamo un po’ della sezione dell’Austria. L’edificio raffigura una stazione ferroviaria al completo. Da un cortiletto quadrilatero si accede alle varie salette riservate alla Società pel movimento dei forestieri la quale illustra i paesaggi della bassa Austria con una infinità di quadri, fotografie, impressioni panoramiche e studi vari. Interessantissima la sala del Tirolo colle vedute alpine e i paesaggi ridenti. Le sale della Boemia sono naturalmente dedicate all’industria del vetro. Ma la parte principale della mostra austriaca (che occupa 16.280 mq. ed è la più vasta dopo quella francese) è costituita dai mezzi di trasporto terrestri. E’ questa la più grande esposizione ferroviaria che l’Austria abbia fatto ed è riuscita davvero per la varietà, la ricchezza, la perfezione dei carri ferroviari e delle locomotive allineate sotto l’ampia tettoia sui binari che raggiungono complessivamente oltre 1000 metri di lunghezza.”
Qui di seguito, alcune fotografie che ritraggono i vari stand dell’Internazionale di Milano del 1906 e altre che rappresentano suggestivi scorci del Trentino-Sud Tirolo di quel tempo.
Il cronista della Storia