ALTO ADIGE, BOMBE E SEGRETI – 2

a cura di Cornelio Galas

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Prima di approfondire gli anni delle “bombe in Alto Adige”, vorrei proporre due canzoni di quel (difficile) periodo. Canzoni scritte proprio sugli attentati altoatesini.

Della prima ho già riferito su Televignole tempo fa. Vi allego il link.

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I POOH CONTRO IL TERRORISMO IN ALTO ADIGE

L’altra canzone: Cima Vallona, scritta da Francesco Guccini, nel 1968, per Caterina Caselli.

Il testo della canzone:

Ci fu un tuono secco però non pioveva,
un lampo di fuoco da terra veniva.
E l’eco veloce si sparse lontano
riempiendo di fumo le valli ed il piano.

Ma il vento quel giorno era dolce e veloce
portò via quel fumo ogni grido e ogni voce,
e là sulla cima il silenzio tornava
e tutto tranquillo di nuovo sembrava.

Tornò dell’estate il rumore leggero
tornarono i falchi a volare nel cielo.
Restarono i quattro che a terra straziati
guardando quel cielo con gli occhi sbarrati.

Guardando le nubi vicine lassù
con occhi che ormai non vedevano più,
l’odore di morte era in quella giornata
soltanto una grande bestemmia insensata.

Portate dei fiori, portate parole,
portate canzoni, portategli il sole,
portate ogni cosa che serva per loro
a fare più dolce il sereno riposo.

Portategli il vostro sincero rimpianto,
portategli il vostro ricordo soltanto,
che sappiano loro che sono partiti
che noi tutti noi siam rimasti feriti.

Portategli i fiori, portategli il sole,
un bacio di donna, un ricordo d’amore.
Chi sa maledire o chi sa pregare
quei quattro ragazzi dovrà ricordare.

Voglio saper se la mano assassina
che ha mosso la terra, che ha messo la mina,
sa stringere un’altra, se sa accarezzare
se quella d’un uomo può ancora sembrare.

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Parte della popolazione di lingua tedesca non nascose la propria approvazione per le azioni di quelli che vennero comunemente definiti “combattenti per la libertà” (“Freiheitskämpfer“).

In questo senso gli Schützen hanno lanciato nel 2004 la campagna “Il Sudtirolo ringrazia per la scuola tedesca, la forte economia, il benessere e molto altro!”. Sullo sfondo del manifesto un traliccio divelto dalla dinamite, in primo piano il terrorista Sepp Kerschbaumer.

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Ad Appiano sulla Strada del Vino, dove il 12,5% della popolazione è di lingua italiana, gli è stata anche dedicata una via. La RAI di lingua tedesca di Bolzano ha prodotto un documentario intitolato “Die Frauen der Helden” (“le donne degli eroi”, riferito ai terroristi degli anni 60).

Nel 2009 il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato una mozione perché sia concessa la grazia ai terroristi del BAS, che vengono esplicitamente definiti “combattenti per la libertà”. La mozione è stata approvata anche dalla consigliera di lingua italiana del Partito Democratico Barbara Repetto.

Nel dicembre 2010 sempre gli Schützen hanno allestito una mostra in celebrazione di questi terroristi. Tra i memorabilia esposti anche l’innesco di una bomba rudimentale e decorazioni militari con svastiche naziste.

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In memoria dei 50 anni trascorsi dalla Notte dei fuochi, il Südtiroler Heimatbund (Lega per la patria sudtirolese), ha fatto coniare un’apposita medaglia, con inciso il viso di Sepp Kerschbaumer.

Sempre per ricordare i terroristi torturati dai Carabinieri in seguito alla Notte dei fuochi, il partito Südtiroler Freiheit ha lanciato una campagna di manifesti raffiguranti tra l’altro una macchia di sangue con un cappello d’ordinanza dei carabinieri.

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A seguito degli atti di terrorismo fu modificato il testo di un canto popolare in lingua tedesca facendo riferimento agli attentati dinamitardi ai tralicci dell’alta tensione, al carattere tedesco dell’Alto Adige e al ricordo dei tempi dell’impero asburgico sotto Francesco Giuseppe.

(DE)

« Was ist das für ein schönes Land, wo Etsch und Eisack fließt. Wo jeder wahre Deutsche Mann auf Italiener schießt. Dies ist mein schönes Südtirol, umringt von Eis und Firn. Zum Schwur erheben wir die Hand: Italien soll krepier’n.»

(IT)

« Che bel paese quello dove scorrono Adige e Isarco. Dove ogni vero tedesco spara sugli italiani. Questo è il mio bel Sudtirolo, circondato da ghiaccio e neve. Alziamo la mano in giuramento: L’Italia deve crepare. »

I testi tedeschi modificati sono oggi presenti nell’area di estrema destra austriaca.

Membri del BAS

  • Sepp Kerschbaumer
  • Sepp Innerhofer
  • Georg Klotz (padre di Eva Klotz), arrestato il 9 settembre 1964
  • Norbert Burger
  • Franz Höfler, morto in carcere il 22 novembre 1961
  • Anton Gostner, morto in carcere il 7 gennaio 1962
  • Josef Fontana
  • Peter Kienesberger
  • Luis Amplatz, ucciso il 7 settembre 1964 dall’agente italiano Christian Kerbler con una Beretta dei Carabinieri
  • Siegfried Steger
  • Heinrich Klier
  • Wolfgang Pfaundler
  • Martin Koch
  • Karl Vinatzer
  • Jörg Pircher
  • Karl Tietscher
  • Franz Muther
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