di Cornelio Galas
Sembra ieri, caro Fulvio (Cantone). Sembra giusto ieri. Accendevo il Pc e nella mia pagina di Fb trovavo un simpaticissimo fotomontaggio che mi avevi dedicato. Eri un fenomeno, ma anche, direi, un sensitivo. Perché, puntualmente, inesorabilmente, quelle foto-vignette arrivavano quando magari ero un po’ giù di morale.
Ecco, bastava guardare le tue (tra l’altro impegnative, professionali) “elaborazioni” per star meglio. Mi manca la tua voce, mi mancano i tuoi commenti, mi manca la sincera amicizia che era nata tra noi.
Devo a te non solo la grafica di Televignole, non solo i soldi, i francobolli, i passaporti, gli adesivi della “Republica per so cont” ma anche tantissimi momenti di sana allegria, di gioia di vivere, di stimoli a proseguire nei miei progetti editoriali. E di vita.
Grazie Fulvio, ovunque tu sia. Ah, ho messo anche alcuni fotomontaggi di tuo figlio Evan: “Che ‘n pénset? Vègnel sù bém?”
CIAO FULVIO