L’ho scoperto solo oggi. E me me ne rammarico. Avrei usato senz’altro queste canzoni come colonna sonora dei vari servizi dedicati alla Grande Guerra. Si tratta delle – secondo me .- splendide musiche accompagnate da altrettanto efficaci testi del cantautore ledrense Pino Zecchini (con gli arrangiamenti, al violoncello, di Giovanna Trentini).
Solo una stringata presentazione, per non anticipare troppo, per lasciare subito spazio alla musica. La canzone “Il 24 maggio 1915” si riferisce all’esodo per la Boemia. A Mori, le donne e i bambini furono divisi dagli uomini. Un ragazzo scappò dalla fila degli uomini per dare una rosa alla donna che amava e fu ucciso. “Un figlio della prima guerra mondiale”, invece, è il ricordo di un bambino ignaro, allora, della parola guerra. Infine “La guerra del ’18” è la protesta di un ragazzo contro gli orrori. Buon ascolto (cornelio galas)