TRENTO, ARTE E STORIA – 3

trento da vedere – 235

Il personaggio più rappresentativo dei Calepini è un certo Calepino, che intorno alla metà del Quattrocento teneva a Trento una rinomata cattedra di giurisprudenza. Alla sua morte nel 1485 il fratello Donato gli erige un sarcofago di squisita fattura rinascimentale, posto in una nicchia all’interno della cattedrale di S. Vigilio; in esso è particolarmente apprezzabile il coperchio, sul quale è scolpita la figura dell’estinto con cappuccio, toga forense e anello dottorale infilato nel dito. Degno di nota anche il pluteo in marmo bianco, al centro del quale appare un piccolo genio alato recante l’insegna araldica della famiglia Calepini, e l’araba fenice, mitico uccello dell’Arabia, simbolo dell’immortalità dell’anima e della resurrezione dei corpi: si favoleggiava infatti che esso ogni cinquecento anni bruciasse da sè stesso e rinascesse dalle proprie ceneri

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