Ripropongo, per l’occasione, alcuni vecchi video realizzati da Televignole. E poi un prezioso contributo di Laura Rosselli. (Cornelio Galas)
di LAURA ROSSELLI
25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donna, vissuta sulla pelle , combattuta col sangue dell’anima e della vita entro un corpo , entro un regno fertile da calpestare reso persino vulnerabile dallo sguardo che spesso approda e non traspare. Bastardamente c’è chi sa fingere guardandoti negli occhi ed è orrore . L’amore si nega alla schiavitù. Un grazie di cuore a quegli uomini dall’animo sensibile che si affiancano a noi per combattere questo sigma ove vi è ancora troppo terreno fertile. Un marchio da debellare anche assieme all’uomo … grazie della vicinanza.
L’ECO DEL SILENZIO
a noi DONNE
di Laura Rosselli
Silenzio … ascoltiamo l’eco del silenzio DONNE
i taciti rumori dei nostri fardelli
figlie, madri, compagne, amiche, mogli, amanti
padrone … vittime.
L’amore si nega alla schiavitù,
fiore infibulato dalla dall’arroganza maschile che spesso ne recide con forza la volontà
in una serie di gabbie di preconcetti contorti
intrappolata alla falsa bellezza e perfezione.
Tenute prigioniere dalle limitazioni tutt’ora forzate
dalla cultura sociale basata ancora sul maschilismo
tra gli opposti del vivere la parola libertà.
Donna figlia di un dio minore senza foglie e linfa
appoggiate a un nudo stelo, dei suoi valori cristallizzati.
Storia
Storie impregnate di noi
DONNE le nostre vite non sono leggende
sacrificate spesso sull’altare dell’egoismo
patriarcale, lurida omertà celata tra mura.
Arrostite nelle selve campestri da sole e fatiche
rese schiave, frustrate nell’intelletto
temute, ammirate, odiate, amate
schiacciate nelle malsane alcove
accarezzate da sguardi putridi da padroni sfruttatori.
Gettate nelle strade come merce
trucidate per voglie malate
accovacciate su paglia sfruttata come letto di dolore.
Ripudiate e uccise per insane credenze demoniache.
Recise per i loro diritti,
deragliate su binari del non ritorno.
Forti , grandi , umili scrivane di sé stesse
appartenenti ad ogni ceto
eppure unite combattenti
insegnanti e alunne di vita.
DONNA
ascolta l’eco del nostro silenzio
generatrice del germoglio umano
martire ambita socialmente punibile
declassata dal fariseo maschio oppure da lui ammirata
eterna musa
di cantici liriche e dipinti
dall’ignoranza rimirata con animo insensibile
tra le fredde mura di musei vogliosi solo di corpi di carne
togliendoti respiro e anima.
Filo rosso da cuore a cuore DONNE
reincarnando in ognuna di noi le morti annunciate
fendenti ancora più dolorosi rimasti in quegli occhi
mentre diaboliche mani a cui hanno affidato la vita
la toglie.
DONNE carnefici di DONNE
l’urlo di dolore inorridisce il cielo
quando la mano castra con ferocia
carni e dolci sensi ad un cuore adolescente
solo l’eco del silenzio alle condizionate vittime di se stesse.
Storia
pagine bollenti impregnate di noi
… DONNE, ricordiamo la carneficina festeggiata
in ogni momento con sinfonia di rabbia
oltre la mimosa
il reale stillicidio della vita sacra e tangibile.
L’urlo al cospetto dell’universo unisce stelle terrene alla via lattea
lacrimano pioggia silenziosamente invisibile ad ogni ora
verso i demoni di tale aberrante violenza, coprendole di sangue.
Mai smettere di difendere, di rivendicare diritti e pari opportunità
dall’eterno giorno in cui ebbe tutto inizio
e nulla ebbe fine.
Lottiamo affinché ogni bambina , ragazza , adolescente , donna
abbia diritto a vivere al riparo dalla violenza e dall’abuso
@L.R.