TRENTO, ARTE E STORIA – 3

trento da vedere – 289

Curiosando all’interno di una boutique lungo il lato meridionale di via SS. Trinità, fra vicolo Gaudenti e via Mazzini, si nota sul suo soffitto una specie di grande ovale affrescato dominato da un’insegna araldica, dalla quale si apprende che l’austero palazzo, di cui il locale con la boutique era probabilmente l’andito di ingresso, apparteneva alla famiglia nobiliare de Eccher. La famiglia Eccher è di antichissima origine, se in un documento del 1285 sono nominati un Janese e un Bruno da Eco, e in una carta del 1366 si trovano citati un “Matteo Quondam Cristano” e un Pietro da Eco. Gli Eccher, chiamati “dall’Eco” fin dal Seicento, furono ministeriali e vicari dei signori di castel Beseno sull’altopiano di Folgaria. Erano essi ministeriali dei primi signori di Castel Beseno? Certamente lo furono per conto dei Trapp, la potente dinastia feudale che si impadronì di castel Beseno nel 1487, dopo la battaglia di Calliano, e la conseguente disfatta delle truppe veneziane guidate da Roberto da Sanseverino. I Trapp cercarono subito di riportare sotto la giurisdizione di castel Beseno la Comunità di Folgaria, alla quale nel 1440 il doge Francesco Foscari aveva concesso una larga autonomia e la facoltà di eleggere i propri rappresentanti presso l’autorità superiore. La dimora dei dall’Eco a Folgaria era situata in località “La Guardia”, punto strategico all’imbocco della vallata che scende stretta e ripida alla val d’Adige in una zona dominata dall’acrocoro sul quale si staglia castel Beseno. I dall’Eco erano padroni a Folgaria anche di una località in cui si trovava un’edicola con l’effige della Madonna e il Bambino, oggi nella chiesa parrocchiale. Quando nel 1693 gli Echher furono elevati alla nobiltà del Sacro Romano Impero, aggiunsero al loro titolo nobiliare il predicato di “Marienberg”, che allude per l’appunto al loro feudo ov’era l’edicola con l’immagine della Madonna e il Bambino

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