TRENTO, ARTE E STORIA – 2

trento da vedere – 154

Un altro stemma che si ripete più volte al castel del Buonconsiglio, e non solo nella “Giunta albertiana”, è quello della famiglia Alberti d’Enno che deriva dagli antichi signori di Enno o meglio di Denno, paesino della bassa val di Non. Gli Alberti d’Enno diedero al Principato vescovile tridentino due presuli: Giuseppe Vittorio (1689 – 1695) e Francesco Felice (1758 – 1762). Il principe vescovo Francesco Felice Alberti d’Enno abitò in castel del Buonconsiglio per pochi anni; ma gli bastarono, preso com’era da una incauta mania di trasformare l’opera altrui, per alterare malamente vari ambienti del “Magno palazzo”, modificazioni anacronistiche che portano tutte il suo sigillo, lo stemma della famiglia Alberti d’Enno. Eccone alcuni esempi significativi. Nella “camera del torrione de sovra” lo stemma ad intarsio degli Alberti d’Enno altera l’originale pavimento circolare commissionato da Bernardo Clesio allo Zacchi. Nella “sala grande” superbo, magnifico ambiente, lo stemma Alberti d’Enno invade il bellissimo fregio del Dossi, dove gruppi di putti si trastullano con aquile, simbolo di Trento, e i vari simboli di Bernardo Clesio

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