TRENTO, ARTE E STORIA – 2

trento da vedere – 127

Dal “Canton” si diparte in direzione orientale, verso il castel del Buonconsiglio, via San Marco, una denominazione che essa aveva fin dal lontano Trecento. Poco più avanti della facciata meridionale di palazzo del Monte, c’è la nuda parte della casa Clotz-Salvetti, fino al 1902 abbellita dal pennello del Brusasorci con una serie di riquadri raffiguranti scene di natura mitologica e visioni di battaglie roteanti di cavalli. Questo ciclo di affreschi è considerato fra i più preziosi di quanti, ed erano molti, ne vantasse Trento durante il Cinquecento: perciò lo hanno staccato dalla facciata e trasportato, lontano dalle ingiurie del tempo e dell’uomo, sulle pareti dello scalone d’onore del Municipio. Sul concio di chiave del portale è rimasto il piccolo scudetto al quale un tempo era applicato lo stemma dei Clotz, distrutto o levato, come tanti altri stemmi di Trento, durante o dopo la rivoluzione francese. Si può pensare, al primo suono del nome, che questa famiglia abbia origine nel paese anaune di Cloz, dove fin dal Mille sono conosciuti dei “signori di Clotz” (de Clauze o de Clauz) vassalli dei conti di Appiano o dei conti d’Arsio.

Contrassegna il permalink.

Lascia un commento