I PROFUMI DEL BOSCO
di Cornelio Galas
Felci umide proteggono come madri
funghi appena nati e grilli e mirtilli
in tante piccole culle di rami secchi
fin quando l’uomo li scoprirà.
Pianti di resina, lacrime opalescenti
rigano il volto vissuto dei larici,
segnando rughe sulle cortecce
che pochi hanno abbracciato.
Musica sincopata sul sentiero,
gusci di nocciole, pigne, l’erba
e tracce di molti animali liberi,
fin quando l’uomo li ucciderà.
L’aria fresca, l’odore della roccia
riceve mille baci, mille carezze
strusciando con il torrente
che lava tutte le impurità.