PASSI LENTI
PASSI LENTI

di Cornelio Galas
Suole ch’alzano polvere
su vissuti riflessi
di altre cadenze.
Impossibile, impossibile,
impossibile fermare
questo tempo.
Cieli pesanti, ricurvi
nella prospettiva,
lingue di serpente
nel catino del mago.
Falso profeta
dell’immaginifico.
Crolla la grotta oscura
su ataviche certezze:
tradizioni, traduzioni,
attrazioni, trazioni.
Finchelabarcava
Lascialandare.
Cambiare dopobarba,
con profumi esotici
per essere altrove,
anche sul lavandino.
L’amore dura poco
come un fiammifero.
Respiro, il re spirò,
di colpo, di colpo,
nonostante le cure.
I sudditi del dogma
si sentirono liberi.
Morirono, anche loro.
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