L’ACQUA “SPASIMOSA” DI BERSONE

a cura di Cornelio Galas

Il Trentino, si sa, è ricco di acque e di sorgenti e molte sono le fonti utilizzate nelle cure termali. Alcune di queste sorgenti sono note, (“in via ufficiosa”, si legge in alcuni siti specializzati) per il singolare potere afrodisiaco: fra di esse le acque di Merano (Bolzano), di Levico Terme (Trento) e Vetriolo Terme (frazione di Levico) e quelle che scaturiscono dal Monte Baldo (al confine col Veneto).

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Ma tutte queste presunte “acque miracolose” perderebbero il confronto con la particolare l’acqua di un torrentello che scorre in una piccola valle nelle Giudicarie, nei pressi del paese di Bersone, acqua che, per per il suo strano potere, è detta localmente “spasimosa”. Gli abitanti del luogo la considerano pericolosa e non la bevono perché, dopo un periodo di eccitazione erotica, porterebbe addirittura alla pazzia.

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Bersone (Barsùn in dialetto trentino) è stato un comune di 295 abitanti della provincia di Trento. È oggi una località del nuovo comune di Valdaone, istituito il 1º gennaio 2015.

Fino a due secoli fa i medici e le mamme desiderose di nipotini a quanto pare consigliavano quelle acque alle giovani spose troppo inibite e freddine; e pare che ancora oggi i turisti ne riempiano bottigliette da centellinare poi con somma discrezione a casa …

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In particolare quest’acqua avrebbe effetti “esaltanti”, portando alla più completa disinibizione, a perdere insomma ogni freno inibitore … anche in pubblico. E in brevissimo tempo dall’assunzione.

E sicuramente qualcosa di vero c’è se, fino al secolo scorso, i medici e le mamme consigliavano alle figlie queste acque sia per perdere ogni inibizione o anche per indurre i mariti a compiere il loro “dovere” coniugale in modo più soddisfacente o frequente.

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Sembra che ora nessuno voglia dar più credito a questa diceria ma, come detto, ci sarebbe uno strano viavai soprattutto di turisti armati di bottiglie vicino a quel torrente.

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E non a caso le acque di Bersone sono inserite tra quelle “strane” d’Italia. Come quella che si trova a San Cassiano di Livenza in Friulinel bel parco di Villa Varda; da una fontanella sgorga un’acqua all’apparenza normale, ma se si prova ad avvicinarle una fiamma l’acqua si accende, ossia prende fuoco perché pare sia mescolata a un’esalazione di gas naturale. Meglio non fumare nelle vicinanze …

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