LA RABBIA
LA RABBIA
di Cornelio Galas
Un vento caldo, all’improvviso,
accende l’incendio,
da legna secca, dimenticata,
nel cortile tranquillo.
Esplosioni, senza proiettili,
sorpresa, sgomento,
odio represso che arriva,
fino all’orlo della vasca.
Voglia di vendetta, di male,
occhio per occhio,
fino a non vedere più
cos’è vita, cos’è morte.
Lo spumante erutta,
dopo il botto d’anidride,
si festeggia il successo,
e l’io deve vincere.
Mi ritrovo, incredibile …
con i pugni in tasca,
e penso, ripenso,
perché sono così.
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