LA FUNICOLARE PIU’ BELLA D’EUROPA

a cura di Cornelio Galas

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Per alcuni anni è stata proprio la più ripida. Sicuramente quello della Funicolare della Mendola, è comunque oggi uno tra gli impianti a fune sicuramente più scenografici ed affascinanti d’Europa. E’ stata costruita nel 1903 per arrivare da S. Antonio/Caldaro sul Monte Mendola.

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In soli 12 minuti si supera un dislivello di 850 m ed una pendenza tra il 57 e il 64%: con un percorso di 2.370 metri risulta – altro primato – una delle più lunghe del vecchio continente. La funicolare è tra l’altro ideale per le persone che non sopportano tante curve e le strade in montagna con la macchina.pendenza .  e ripide funicolari europee.

“Sulla Mendola”, come dicono gli abitanti di Caldaro, d’estate c’è il clima migliore. È questo il motivo, perché da inizio luglio tante famiglie, ma anche amanti delle montagne e ciclisti, preferiscono passare i mesi caldi nelle loro piccole casette su in cima!

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Dal Passo della Mendola è possibile poi fare una gita al monte Penegal, da dova si gode un panorama “assoluto” su tutto il Giardino del Sudtirolo e i magnifici monti delle Dolomiti.

Orario Funicolare della Mendola – 14.10.2015 – 10.12.2016

La funicolare, venne costruita in un epoca dove gli spostamenti non erano immediati come ora, principalmente per collegare la Mendola alle zone di Gries e Bolzano. Da allora San Antonio è il punto di partenza per raggiungere il passo della Mendola. La funicolare venne progettata dal famoso architetto svizzero Emil Strub e venne costruita in soli 14 mesi.

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Molte persone, tra cui molti nobili ed anche l’imperatore Francesco Giuseppe si recavano alla Mendola per rilassarsi e curarsi.

1905: sale sulla funicolare della Mendola anche l'imperatore Francesco Giuseppe

1905: sale sulla funicolare della Mendola anche l’imperatore Francesco Giuseppe

Nel 2009 i vagoni della funicolare vennero sostituiti, oggi presentano un tetto in vetro che, durante il viaggio, permette di godere del panorama circostante.

La funicolare della Mendola funziona regolarmente in ogni stagione.

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Attenzione:
In inverno la funicolare parte un po’ più tardi e la sera viaggia solo fino alle ore 17.00. Maggiori informazioni in loco.

La funicolare della Mendola è nata come parte di un sistema di trasporto su ferro che consentiva una buona comunicazione tra Bolzano, l’Oltradige, il Passo della Mendola e la Val di Non, itinerario percorribile dal 1909 e sino al 1934 utilizzando ben quattro sistemi su ferro: la ferrovia BolzanoCaldaro, la funicolare in oggetto, la ferrovia Mendola-Fondo-Dermulo e la Tranvia Trento-Malè.

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Al giorno d’oggi l’unico impianto rimasto in attività senza grosse ristrutturazioni è proprio la funicolare, dato che la ferrovia Bolzano-Caldaro (oggi molto rimpianta) è stata chiusa nel 1963 e l’elettromotrice Alioth della Tranvia del Renon è l’unica traccia rimasta della ferrovia Dermulo-Mendola, prematuramente scomparsa.

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I lavori per la funicolare, progettata da Emil Strub, iniziarono nell’Agosto 1902, e direi anche piuttosto attivamente dato che sino all’Agosto 1903 lavorarono sull’impianto ben 400 operai in media al giorno, Sad Bolzano 2 coinvolti dal Marzo 1903 anche nei lavori di costruzione delle due stazioni a valle ed a monte.

Il 18 Ottobre 1903 il trenino dell’Oltradige da Bolzano raggiunse la stazione inferiore e nel contempo venne attivata anche la funicolare, dopo soli 14 mesi di lavori. Nel primo anno di esercizio la funicolare trasportò 55.000 persone e la stessa venne utilizzata nell’Estate 1905 dall’Imperatore Francesco Giuseppe, ispezionando le fortificazioni militari austriache della Val di Non.

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Prevedibili le conseguenze della prima guerra mondiale sull’impianto: venne fermato dal 1917 al Luglio 1918. Con il passaggio del Sud Tirolo allo Stato italiano, venne anche meno la notorietà e fama turistica del Passo della Mendola, luogo particolarmente apprezzato dalla classe sociale benestante dell’ex monarchia austroungarica.

Incapace di riprendersi, la linea è sempre rimasta deficitaria, mentre nel 1934 perdeva anche il collegamento su ferro a monte (la ferrovia per Dermulo) e nel 1963 quella a valle (per Bolzano), proprio mentre due anni dopo le vetture venivano sostituite con più capaci veicoli da 70 posti anzichè i 52 originali posti passeggeri offerti.

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Nel 1980 si prospetta un’aria tetra per la funicolare e si vociferava di una sua chiusura, ma guarda caso, anzichè essere chiusa come è stato fatto con impianti analoghi in un Italia ove si ragiona in stile molto meno europeo, l’impianto della Mendola viene ammodernato tra il 1984 ed il 1988 con nuove vetture (consegnate nel 1987, 75 posti offerti), le due gallerie risanate, binari sostituiti e stazioni rinnovate.

Nel 2003 è stato festeggiato il Centenario della linea mentre nel’anno successivo l’impianto è stato al centro di un increscioso episodio nella quale ha perso la vita un manovratore, provocante un lungo fermo dell’impianto.

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A partire dall’anno 2009 vi è stato dunque un ulteriore cambio di vetture, garantendo all’impianto un futuro assicurato. La funicolare della Mendola ha una lunghezza di 2,37 km e supera un dislivello di ben 854 m tra S.Antonio di Caldaro (509 m) e Passo della Mendola (1363m) impiegando circa 12 minuti, mentre originariamente ne impiegava ben 32!

Nella parte alta dell’itinerario la funicolare raggiunge la pendenza massima del 64%, veramente impressionante, tanto che per molto tempo l’impianto ha detenuto per tanti anni anche il primato d’essere una tra le più ripide d’Europa e soprattutto quella con il più elevato dislivello tra le due stazioni pur mantenendo una sola fune d’esercizio.

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Lo scartamento è metrico, sono presenti sulla linea 5 curve, 2 viadotti (da 110 m e 50 m) e 2 gallerie (da 70 m e 69 m di lunghezza), al centro del tracciato è presente l’incrocio, una zona lunga circa 116 m. Al tempo dell’inaugurazione una vera novità fu l’utilizzo del telefono sulle cabine e l’impianto elettrico di segnalamento, infatti al tempo si utilizzavano semplici suonate di corno.

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Uno degli aspetti più caratteristici della Funicolare della Mendola sono, comunque, i cosiddetti attraversamenti pedonali ed un noto “ponte levatoio” utilizzato in passato quando l’impianto era fermo tra una corsa e l’altra, onde lasciar libero il passaggio e permettere a pedoni e piccoli veicoli di circolare liberamente tra le frazioni di Caldaro.

La funicolare ha riaperto i battenti il giorno 8 Maggio 2009 dopo diversi mesi di sospensione del servizio. I lavori hanno comportato il rinnovamento dell’azionamento e delle vetture mediante revisione generale dell’impianto attuata da Doppelmayr e Leitner. Le nuove cabine lunghe 12 m circa sono state prodotte dalla Sigma (azienda francese che ha realizzato anche le cabine della rinnovata Funivia del Renon) e possono trasportare 80 persone ciascuna.

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E’ prevista in futuro la realizzazione di una fermata intermedia da collegare ad un sentiero per escursionisti

Per informazioni sugli orari: n°verde 800 846047

o visita il sito www.sii.bz.it 
(possibilità di collegamento in pullman fino a Bolzano)

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Altre informazioni. Nel 2004 la funicolare restò ferma per vari mesi a seguito dell’incidente in cui perse la vita un manovratore a fine servizio, schiacciato dalla chiusura delle portiere. L’intervento di rinnovo del 2009 costò 2,6 milioni di euro.

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Tariffe:
Andata e ritorno: 10 €
Andata: 6 €
Bambini sotto i 6 anni: gratis
L’offerta della mobilcard, museumobil Card e bikemobil Card include l’utilizzo della funicolare.

Avviso: E’ consentito il trasporto di cani sulla Funicolare della Mendola. Il trasporto di cani piccoli è gratuito mentre per il trasporto di cani che superanno i 50 cm di altezza e i 70 cm di lunghezza viene applicata la tariffa ordinaria. In questa caso è obbligatorio indossare la museruola.

Oggi la funicolare offre 35 coppie di corse al giorno (33 il sabato e nei giorni festivi); una corsa su tre ha la coincidenza immediata alla stazione di valle con l’autobus da/per Bolzano.

La funicolare della Mendola presenta delle caratteristiche abbastanza insolite: il suo tracciato planimetrico non rettilineo, il suo profilo altimetrico concavo (pendenza minore a valle, maggiore a monte) e soprattutto il meraviglioso panorama che cambia man mano che si sale verso il culmine, ne fanno un impianto veramente particolare, che stupisce chi lo percorre per la prima volta.

L’impianto è dotato di tutte le sicurezze moderne e dispone di ben quattro sistemi frenanti:

  • freno di servizio a motore elettrico con recupero dell’energia elettrica nella rete;
  • freno di servizio ad attrito di tipo negativo (molle a tazza);
  • freno di emergenza ad attrito di tipo negativo (molle a tazza), agente sulla puleggia della fune principale;
  • freno di emergenza sui veicoli, agente sulle rotaie.

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Progettate e costruite dalla ditta AGUDIO di Torino, azienda storica nel settore funiviario in Italia, le nuove vetture sono accoglienti, di moderna concezione e certificate secondo la direttiva europea 2000/9/EG. Le vetture sono dotate di ampie finestre e di un tetto vetrato panoramico.

Le rampe di imbarco delle stazioni di valle e di monte, nonché l’allestimento interno delle vetture, sono progettati per il trasporto di viaggiatori con sedia a rotelle, passeggini, carrozzine e biciclette.

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