LA STORIA DI BIANCA SAIBANTI
di Cornelio Galas
Si sa, la storiografia lo pone come dogma, bisogna aspettare almeno cinquant’anni, dicesi mezzo secolo, dopo gli eventi, per raccontarli. Con obiettività. Per non intingere la penna nell’emotività, nelle partigianerie, nei pregiudizi.
Ho cercato di tener fede a queste regole non scritte nella mia ricerca su Bianca Saibanti, infermiera, crocerossina alla quale è dedicata una via, una targa a Bolognano d’Arco. Una donna che, quindi, dovrebbe far parte della storia dell’Oltresarca. Ma che forse, diciamola così, non foss’altro per quella foto dell’inaugurazione della targa sulla casa natìa, in epoca fascista, esce, ad un certo punto, dalle “rimembranze”. Per quale colpa?
Bianca Saibanti nasce a Bolognano il 5 Luglio 1887. La storia di questa infermiera venne ben descritta in un articolo del Gazzettino di Trento: “Bianca Saibanti nacque a Bolognano nel Luglio 1867 […] Il 5/05/1915 si recava ad Ala presso i parenti […] e si arruolò infermiera nella Croce Rossa e prestò servizio presso l’ospedale da campo … infaticata consolatrice di dolori; e quando nell’epica offensiva di Passo Buole una granata colpì l’ospedale e il generale Ricci ne ordinò il trasporto ad Avio Ella ne volle seguire le sorti; e quando i feriti e gli ammalati normali passarono al 051 Ella volle rimanere nel suo pure esclusivamente adibito alle malattie infettive. Vi restò, angelo consolatore, di semplici baracche di legno in cui sola per più mesi curò gli ammalati di meningite cerebro-spinale. Vi restò ancora due anni […] Ma nell’estate del 1918 […] la sua forza fisica venne meno e per un’infezione contratta nell’adempimento del suo dovere ammalò gravemente. Condotta a Firenze e quindi recatasi con la sorella (pure infermiera della Croce Rossa) a Marina di Pisa nemmeno laggù potè ritrovare la salute perduta e, vana ogni cura, andò sempre più deperendo tanto che dovette essere nuovamente ricoverata in un ospedale, in quello di Pisa. Qui il 27/11/1919, sofferti acutissimi e lunghi dolori, moriva”.
Bianca venne decorata con la Medaglia di Bronzo di Benemerenza alla Salute Pubblica. La sorella si chiamava Olga Saibanti, nata a Bolognano nel 1889, anch’essa infermiera, decorata con Medaglia di Bronzo di Benemerenza alla Salute Pubblica. Morì a Bolognano il 25/05/1929.
“La popolosa e ridente borgata di Oltresarca ha vissuto una indimenticabile giornata glorificando i suoi figli più puri, Bianca Saibanti, dama della Croce Rossa e decorata con Croce al Merito di Guerra, e Dante Morandi…Fin dalle prime ora del mattino si notò nelle vie principali – adorne di tricolori e festoni – una insolita animazione. Verso le nove, dopo un giro della banda musicale «Orfeo», ricominciarono ad affluire autorità ed invitati, accolti, in Piazza Vittorio Emanuele dal Podestà, dal maestro Joppi Francesco, presidente del Comitato onoranze Volontari di guerra e dal Parroco Don Enrico Rizzoli…”
La targa sulla casa natìa della Saibanti fu “scoperta” il 15 Settembre 1926. Fonte testo: “Gazzettino di Trento di mercoledì 15 settembre 1926”, conservato nell’archivio ( ACO, Carteggio e atti 1926, cat. VII) della Biblioteca di Arco.
Foto della cerimonia dell’inaugurazione della targa posta sulla facciata della casa in cui nacque Bianca Saibanti, 15/09/1926. La foto fu scattata da Francesco Emanuelli.
Bianca Saibanti è sepolta con lapide singola al Famedio Militare di Pisa: “Saibanti Bianca, di Bolognano (Trentino), fuoruscita di guerra, adempì con fervore di amor patrio e di umana carità l’ufficio di Infermiera della CRI e soccombette al morbo contratto nell’opera pietosa il 27/11/1919 a Pisa, senza aver potuto rivedere la sua libera terra natale.
LA SUA STORIA SULLA RIVISTA “ALBA TRENTINA”