IL NASCONDIGLIO

IL NASCONDIGLIO

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di Cornelio Galas

Non mi troverà nessuno qui,

tra queste anse del fiume,

solo sacchetti di plastica,

dimenticati, passano.

Ho l’acqua, e le radici,

posso vivere, in disparte,

chi può trovarmi,

in questi selvaggi anfratti?

Vivo solo con me stesso,

isolato, quasi defunto,

so ormai quasi tutto,

tranne che di me.

Palizzate di legno verde,

che si seccheranno,

per un regno mortale,

finché saprò pensare.

Freddo, caldo, la pioggia,

la neve, la grandinata,

arrivano, passano,

sopra la mia pelle.

Ricordi, rimorsi, rimpianti,

la voglia di … aver fatto,

dimenticanze, svogliate,

quando mi asciugo.

Cercano funghi intorno,

è questa la stagione,

no, non cercano me,

meglio così …

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