Oggi ripropongo un vecchio video di Televignole su Giovanni Battista “Gianni” Caproni primo conte di Taliedo (Arco, 3 luglio 1886 –Roma, 27 ottobre 1957), ingegnere aeronautico, imprenditore e pioniere dell’aviazione italiano.
Ma il video è ben poca cosa rispetto ai documenti inseriti nella galleria fotografica che segue. Si tratta della riproduzione integrale (scusate la scarsa qualità: la rivista è del 1940 e l’ho rimessa a posto come ho potuto) del numero speciale del “Notiziario delle attività sociali e sportive del Dopolavoro Aziendale Caproni” stampato il 27 maggio 1940 (vicino c’è anche un XVIII che sta per diciottesimo anno dell’era fascista). Già perchè quell’anno coincideva con il trentennale dell’Ala Caproni (27 maggio 1910 – 27 maggio 1940).
Come mai è in mio possesso. L’ho trovato nelle antiche carte di famiglia. Perchè Ernesto Galas (detto “el segantìn”) – come si vede anche nella pubblicazione – fu stretto collaboratore di Caproni. Tanto che – come falegname specializzato, armato di “seghetto” – assistì al primo volo di un aeroplano uscito dalla fabbrica del Conte di Toliedo.
Nella pubblicazione c’è la storia di quei primi tentativi, lo sviluppo dell’azienda, i primi piloti e naturalmente anche la visita agli stabilimenti Caproni da parte del Re e del Duce.
Allego al servizio anche un articolo (mio) apparso sul giornale “l’Adige” il 27 giugno 1986. Molto interessante è anche una lettera del maestro Giovanni Miorelli di Arco, a Gianni Caproni. Una richiesta, quello di Miorelli (una collaborazione per aprire ad Arco uno stabilimento) che ebbe riscontro. E portò lavoro nel Basso Sarca in periodi di crisi, forse più acuti di quelli moderni.
Un’ultima curiosità: Ernesto Galas, “el segantìn”, era nato ad Arco, alle Garberie il 10 ottobre 1884. Era fratello di Gregorio, mio bisnonno paterno. E di Amalia, Olga, Anna ed Erminio. Quando partì per Milano per seguire il Conte nei suoi progetti allora avveniristici, il Trentino era ovviamente ancora sotto il dominio dell’impero Austro-ungarico.
Allo scoppio della prima guerra mondiale si trovò in terra “nemica”. Diviso da genitori, fratelli e sorelle dal fronte. Sua madre, Maria Mattei, è una lontana parente di Paolo Mattei, già sindaco di Arco e amministratore delegato delle Cartiere del Garda. Morì il 18 novembre 1954 a S. Stefano (Varese). Si era sposato con Margherita Braga il 19 ottobre 1913 a Pieve di Gallarate. Proprio vicino ai primi hangar Caproni.
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