a cura di Cornelio Galas
di Wladimiro Settimelli
Nel 1940, la guerra è ormai in corso ovunque e gli scontri sono durissimi: attacchi, distruzioni, convogli distruzioni, convogli affondati in mare, grandi e piccole nazioni già occupate. Insomma, il massacro è ormai cominciato. L’Italia, dopo un primo periodo di non belligeranza, è stata trascinata nello scontro dalle decisioni di Mussolini che attacca la Francia già messa in ginocchio dai nazisti.
È la famosa “pugnalata alla schiena”. In pratica non porta a nessun risultato concreto e mette solo in luce l’impreparazione italiana. In Africa, dopo qualche successo iniziale, le cose non vanno meglio. Poi arriverà l’invasione della Grecia (senza i tedeschi saremmo stati spazzati via), dopo l’attacco e l’occupazione dell’Albania.
Il grande scontro tra le potenze democratiche, Francia e Inghilterra in testa, impegna Hitler e le sue truppe. Con particolare violenza, nel 1940 e nel 1941, l’aviazione nazista si accanisce contro Londra, la capitale inglese, nel tentativo di fiaccare la nazione e distruggere psicologicamente gli abitanti. Ma Hitler ha sbagliato i conti: le incursioni sono terrificanti, ma la gente di Londra non cede.
La famiglia reale rimane nei propri palazzi e tutto continua come sempre. Per decine e decine di giorni e di notti, la città viene sottoposta a durissimi e distruttivi bombardamenti, ma gli inglesi, testardi e coraggiosi, resistono negli scantinati, nella metropolitana, nelle fogne.
Vengono trasferiti altrove i bambini, ma tutti gli altri rimangono al loro posto. È la celeberrima “battaglia d’Inghilterra” che gli attaccati, alla fine, vinceranno, nonostante le prime V1 e le V2, le bombe incendiarie, gli spezzoni, le mine all’estuario del Tamigi. Gli scontri aerei, vedranno, piano piano, la supremazia della RAF. Proprio dopo la recente strage degli estremisti islamici, nella metropolitana di Londra, si è molto parlato dell’Inghilterra sotto le bombe naziste, con continui accostamenti e paragoni.
Ecco un interessante fotoservizio su Londra sotto le bombe naziste, tratto da un libro del Ministero dell’interno inglese, messo in circolazione nel 1944 e stampato presso “La stamperia reale”.