DOV’E’ FINITO TUTTO QUELL’ORO RUBATO ? – 12

a cura di Cornelio Galas

Siamo arrivati alle considerazioni finali sulla ricerca effettuata dalla “Commissione Indipendente d’Esperti Svizzera – Seconda Guerra Mondiale”. Allego anche una serie di indirizzi Internet e di Archivi per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento. Un grazie sincero dalla redazione di Televignole a quanti ci hanno inviato preziose integrazioni e precisazioni, che abbiamo inserito nell’elaborazione finale.

Durante la seconda guerra mondiale, la Svizzera fu il polo di scambio più importante per l’oro dei territori in mano al Terzo Reich. Il 79% di tutto l’oro inviato all’estero dalla Reichsbank passò per la Svizzera; di questo metallo, l’87% finì alla Banca nazionale svizzera (BNS) e il 13% a banche commerciali. Le forniture dell’istituto d’emissione tedesco a quello elvetico ammontarono complessivamente, a seconda dei calcoli, a 1,6 – 1,7 miliardi di franchi; a saldo gli acquisti compiuti in proprio dalla BNS risultarono pari a 1,2 miliardi di franchi, mentre il resto finì sui depositi tenuti presso l’istituto da altre banche centrali e dalla Banca dei regolamenti internazionali (BRI).

Notevoli quantità dell’oro acquistato dalla BNS vennero rivendute ad altri Stati, in particolare al Portogallo (452 milioni di franchi), alla Spagna (185 milioni di franchi) e alla Romania (102 milioni di franchi). Le forniture tedesche comprendevano oro già in possesso della Reichsbank prima del 1933, oppure acquisito per vie ordinarie; altro metallo prezioso era stato procurato all’istituto d’emissione tedesco, prima del conflitto, con mezzi statali di coercizione.

Dopo lo scoppio della guerra, il Terzo Reich trovò una fonte importante per l’acquisto di divise nell’oro depredato: rientravano in questa categoria l’oro confiscato e razziato, quello strappato dal regime alle vittime della sua politica di sterminio, uccise o sopravvissute, e infine le riserve auree sottratte alle banche centrali nei paesi occupati dallo Stato nazista.

Nel dopoguerra la Tripartite Commission for the Restitution of Monetary Gold omise di procedere a una differenziazione della categoria «oro depredato». In Svizzera la Reichsbank inviò metallo documentabile come oro delle vittime per un importo di 581.899 franchi. Alla fine del 1943 la direzione della BNS discusse sì della confisca di oro appartenente a ebrei deportati; non vi sono indicazioni, però, che i responsabili delle decisioni nell’istituto sapessero di lingotti contenenti oro del genere e spediti in Svizzera dalla banca tedesca. Allo stato attuale delle conoscenze, inoltre, non si sa da chi venne acquistato quell’oro.

Nei primi due anni di guerra, in Svizzera la Reichsbank svolse le sue transazioni in oro soprattutto con le banche commerciali. Nell’ottobre 1941 la BNS chiese di divenire l’unica destinataria delle spedizioni tedesche di metallo; da allora in poi le banche commerciali non ricevettero più forniture regolari di oro dalla Reichsbank. L’intervento della BNS fu motivato soprattutto dal fatto che gli scambi internazionali di oro e divise tramite la Svizzera provocavano un calo delle riserve auree interne, indesiderato sul piano della politica valutaria.

Alla fine del 1942, con un decreto del Consiglio federale, il commercio svizzero di oro con l’estero fu accentrato presso la BNS. Acquistando oro proveniente dalla Germania, l’istituto aveva vari obiettivi; i principali consistevano nel mantenere la copertura aurea e la convertibilità del franco nonché nel garantire l’approvvigionamento del paese e la funzionalità della piazza finanziaria elvetica All’inizio della guerra la BNS non fece tentativi per distinguere, nelle forniture della Reichsbank, fra oro acquisito legalmente e oro depredato.

Già nel 1941 i responsabili dell’istituto svizzero sapevano che la Germania possedeva oro rubato; questo dato di fatto fu oggetto di discussione in sedute interne, e nel 1942 la direzione generale vagliò perfino l’ipotesi di rifondere partite di metallo provenienti dal Terzo Reich. Essa sapeva che in Belgio e in Olanda era stato confiscato oro a privati; a partire dal 1943 fu chiaro che le forniture della Reichsbank potevano comprendere anche oro di banche centrali dei paesi occupati.

I moniti ufficiali degli Alleati, cominciati all’inizio del 1943, indussero la BNS a varare misure di sicurezza e a chiedere garanzie sulla provenienza ineccepibile dell’oro da riserve tedesche d’anteguerra; l’istituto cambiò il proprio atteggiamento non di propria iniziativa ma solo in seguito a pressioni esterne. A lungo la direzione generale non prese conoscenza del fatto che lo Stato nazista praticava sistematicamente una politica economica di rapina e di saccheggio, trucidando individui e gruppi di popolazione; benché fosse chiaro che la Germania s’impadroniva di oro illegalmente, i responsabili della BNS si attennero a una prassi da business as usual.

Pur consapevoli dell’origine problematica dell’oro e dei moniti alleati al riguardo, esponenti di banche e assicurazioni svizzere si adoperarono, ancora negli ultimi mesi di guerra, perché la BNS continuasse a comperare oro dalla banca centrale tedesca. Questi trasferimenti, che in effetti avvennero fino all’aprile 1945, servivano fra l’altro a pagare interessi e a saldare altre pretese di creditori finanziari in Svizzera; con gli acquisti di oro si trattava anche di mantenere il più a lungo possibile il traffico dei pagamenti con il Reich, creando quindi la miglior piattaforma possibile per i rapporti finanziari postbellici fra Svizzera e Germania.

Dal 1943 i responsabili della BNS svilupparono un dispositivo di argomenti difensivi per garantirsi contro le accuse degli Alleati; dopo il conflitto, poi, di fronte ai critici in Svizzera e all’estero la direzione generale sostenne di avere acquistato oro dalla Germania credendolo, in buona fede, di origine ineccepibile. A suo dire, inoltre, quelle operazioni sarebbero state in sintonia con i principi della neutralità elvetica, e il rischio di un attacco tedesco alla Svizzera si sarebbe ridotto perché la banca centrale, coi suoi acquisti di oro, si sarebbe resa utile al Reich; la direzione dell’istituto, infine, avrebbe concertato la sua politica dell’oro anche col governo svizzero.

Visti da oggi, gli argomenti della buona fede e dell’obbligo di accettare oro – obbligo imposto dalla politica di neutralità – non sono validi. Come emerse nel corso delle trattative per l’accordo di Washington, già durante la guerra i responsabili della BNS sapevano che la Reichsbank spediva in Svizzera anche oro depredato; la politica della neutralità non obbligava ad accettare oro rubato. La tesi della buona fede, inoltre, si rivelò un argomento-trappola: la BNS non poté distanziarsene senza perdere in credibilità.

Quanto alla sua tesi che gli acquisti di oro dalla Reichsbank avrebbero contribuito a distogliere la Germania da un’invasione della Svizzera, va notato anzitutto che la condotta bellica di Hitler non era guidata principalmente da considerazioni definibili come reazioni mirate, razionali, a una politica economica di dissuasione. Stando al Consiglio federale, inoltre, la BNS informò il governo solo tardi e in misura insufficiente sulla mole e sui retroscena degli scambi con la Reichsbank.

Il fatto che solo a partire dal 1943 la BNS indicò la dissuasione come motivazione dei suoi acquisti di oro dalla Germania, infine, suggerisce che si tratti di un argomento a posteriori per giustificare quella prassi. Il lucro non si può ritenere un movente per gli acquisti di oro tedesco compiuti dalla BNS; ebbe senz’altro un ruolo, viceversa, nelle successive vendite a terzi dell’oro acquistato.

Paragonare direttamente gli acquisti di oro dalla Germania a quelli dagli Alleati non è lecito: diversamente dal metallo venduto dalla Reichsbank, l’oro alleato era un mezzo di pagamento interamente acquisito in forma legittima. Le transazioni in oro fra Svizzera, Stati Uniti e Gran Bretagna furono in gran parte il risultato di movimenti internazionali di capitali, e sul piano svizzero servirono a finanziare esportazioni; gli Alleati, dal canto loro, le utilizzarono per scopi umanitari e per finanziare servizi d’importanza bellica.

Al tema delle transazioni in oro durante il conflitto sono intrecciati altri quesiti storici; è importante, perciò, studiare più in dettaglio il problema degli acquisti dalla Germania nel contesto allargato dei rapporti economici con l’estero, della politica commerciale e di quanto avvenne in generale, sul piano economico e politico, nel periodo della seconda guerra mondiale. La Commissione, che si occupa dal punto di vista storico anche delle questioni legali legate al commercio dell’oro, in vista del suo rapporto finale sottoporrà a perizia giuridica diversi di questi aspetti.

La Svizzera e le transazioni in oro durante la Seconda Guerra Mondiale
Rapporto intermedio
Note biografiche

Gottlieb Bachmann

Gottlieb Bachmann (1874–1947)
Attinente di Winterthur (Cantone Zurigo), studi di diritto e di economia politica
1918–1925 Direttore generale della BNS, Capo del 3o dipartimento
1925–1939 Presidente della Direzione generale della BNS, Capo del 1o dipartimento
1939–1947 Presidente del Consiglio di banca della BNS
1939–1943 Membro del Consiglio nazionale (PRD)
Membro del Consiglio d’amministrazione di parecchie società importanti, professore di scienze dell’economia aziendale all’Università di Zurigo

Walther Funk

Walther Funk (1890–1960)
Nato a Trakehnen (Prussia orientale), economista
1931 Adesione al Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi
1933 Capostampa del governo tedesco, consigliere economico di Hitler
1938 Ministro dell’economia, plenipotenziario generale per l’economia di guerra
1939 Presidente della Reichsbank
1946 Condannato a Norimberga alla reclusione perpetua per crimini contro l’umanità e crimini di guerra
1957 Rilasciato per motivi di salute

Maurice Golay (1891–1949)
Nato a Ginevra
1920–1926 Direttore della succursale ginevrina della SBS
1927–1931 Direttore della succursale londinese della SBS
1932–1941 Direttore generale e membro della Direzione generale della SBS
1942–1949 Presidente della Direzione generale della SBS
Presidente del Consiglio d’amministrazione della Lonza S.A.

Alfred Hirs

Alfred Hirs (1889–1978)
Attinente di Dielsdorf (Cantone Zurigo), formazione di impiegato di commercio
1910 Entra alle dipendenze della BNS
1927 Vicedirettore della BNS
1929–1931 Direttore della BNS
1931–1942 Presidente della Direzione generale della Banca Popolare Svizzera (BPS) su mandato del Consiglio federale (nel 1931 la BPS fu posta sotto la vigilanza della Confederazione e risanata sotto la direzione di A. Hirs)
1942–1954 Direttore generale della BNS, Capo del 3o dipartimento
1946 Membro della Delegazione svizzera alle trattative elvetico-alleate di Washington
Impegnato in parecchie organizzazioni cristiane (Präsidium des Berner Diakonissenhauses, Vicepresidente dell’YMCA)

Heinrich Homberger (1896–1985)
Attinente di Zurigo, studi di economia politica
1934 Entra alle dipendenze del Vorort dell’Unione svizzera di commercio e d’industria
(USCI)1939–1950 Direttore del Vorort
1939 Nominato nella Delegazione permanente per le trattative economiche
1950–1965 Delegato del Vorort e, al tempo stesso, membro della Camera svizzera di commercio
1962–1976 Presidente del Consiglio di sorveglianza della Società svizzera di Assicurazioni generali sulla vita dell’uomo (Rentenanstalt)

Jean Hotz (1890–1969)
Attinente di Uster (Cantone Zurigo), studi di economia politica
1915–1922 Insegnante di materie commerciali a Zurigo
1922 Entra alle dipendenze del DEP
1928 Vicedirettore del DEP
1935–1954 Direttore dalla Divisione commerciale del DEP
1939 Nominato nella Delegazione permanente per le trattative economiche
1947 Riceve dal Consiglio federale il titolo di ministro ad personam.

Per Jacobsson

Per Jacobsson (1894–1963)
Nato a Tanum, Svezia, studi di diritto
1931–1957 Membro della Direzione generale del Banca dei regolamenti internazionali (BRI), Basilea, Direttore della Divisione valutaria ed economica
1949 Dott. h.c. in scienze politiche (Università di Basilea)
1952 Membro di direzione del Centre for Economic and Financial Research istituito dalla
Fondazione Rockefeller
1957 Direttore del Fondo monetario internazionale

Hans Koenig (1880–1954)
Attinente di Berna, avvocato
1918–1936 Direttore della Società svizzera di Assicurazioni generali sulla vita dell’uomo
(Rentenanstalt)
1936–1947 Direttore generale della Rentenanstalt
1947–1954 Vicepresidente del Consiglio di sorveglianza della Società svizzera di Assicurazioni generali sulla vita dell’uomo (Rentenanstalt)
Ha collaborato alla conclusione dei due Accordi tedesco-elvetici ipoteche-oro del 1920 e del 1923;
Presidente del Comitato svizzero per le questioni inerenti alle ipoteche-oro; rappresentante degli interessi delle Compagnie assicurative svizzere nelle trattative economiche con la Germania (1931–1946);
Presidente della Conferenza dei direttori delle compagnie svizzere di assicurazione vita; membro del Comitato esecutivo dell’Associazione delle compagnie assicurative svizzere concessionarie, della Camera di commercio di Zurigo e di altre organizzazioni.

Robert Kohli

Robert Kohli (1896–1977)
Attinente di Rüschegg (Canton Berna), studi di diritto
1918 Funzionario presso il Dipartimento politico
1938 Capo dell’Ufficio giuridico del Dipartimento politico e dell’Ufficio dell’emigrazione
1939 Nominato nella Delegazione permanente per le trattative economiche
1941 Promozione a Consigliere di legazione
1941–1945 Capo della neocostituita Sezione per il diritto e gli interessi patrimoniali privati
all’estero presso il Dipartimento politico
1945 Membro della Commissione svizzera per le trattative elvetico-alleate
1945 Membro della Delegazione economica svizzera per le trattative con la Francia
1945–1949 Ministro della Svizzera all’Aia
1949–1953 Ministro della Svizzera a Belgrado
1953–1956 Presidente della direzione dell’Ufficio svizzero di compensazione a Zurigo
1956–1961 Segretario generale del Dipartimento politico
1961 Presidente della Commissione per l’ammissione al servizio diplomatico e consolare del Dipartimento politico

Ernst Nobs

Ernst Nobs (1886–1957)
Attinente di Seedorf (Canton Berna) e Zurigo, studi magistrali
1906–1912 Insegnante a Wynau e Ostermundigen
1912–1915 Redattore a Lucerna e San Gallo
1915–1934 Caporedattore del «Volksrecht» a Zurigo
1919–1943 Membro del Consiglio nazionale (PSS)
1935–1941 Membro del Consiglio di Stato del Cantone Zurigo, Direttore del Dipartimento di giustizia e del Dipartimento dell’economia pubblica
1942–1943 Sindaco di Zurigo
1944–1951 Membro del Consiglio federale. Primo rappresentante del PSS in Consiglio federale, Capo del Dipartimento federale delle finanze e dogane
Membro del CICR e Presidente del Consiglio d’amministrazione dell’AVS

Marcel Pilet-Golaz

Marcel Pilet-Golaz (1889–1958)
Attinente di Château-d’Oex (Canton Vaud), studi di diritto
1915 Titolare di uno studio d’avvocatura
1921 Membro del Gran Consiglio vodese (PRD)
1925–1928 Membro del Consiglio nazionale
1929–1944 Membro del Consiglio federale, Capo del DFI nel 1929, del Dipartimento delle poste e delle ferrovie dal 1930 al 1940 e del DPF dal 1940 al 1944

Emil Johann Puhl

Emil Johann Puhl (1889–1962)
Nato a Berlino, formazione bancaria
1913 Entra alle dipendenze della Deutsche Reichsbank
1916–1920 Servizio militare e prigioniero di guerra in Francia
1934 Aderisce Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi
1930–1935 Direttore della Reichsbank, addetto alle questioni valutarie
1940–1945 Vicepresidente esecutivo della Deutsche Reichsbank
1946 Condannato dal Tribunale militare internazionale di Norimberga a cinque anni di
detenzione
1961 Consiglio direttivo dell’Hamburger Kreditbank AG
Membro del Consiglio di sorveglianza della Diskont-Kompagnie AG, Berlin (dal 16.9.1937: Presidente del Consiglio di sorveglianza), Presidente del Consiglio d’amministrazione delle Reichskreditkassen, Berlino; membro del Consiglio di sorveglianza di parecchie banche e imprese.

Paul Rossy (1896–1973)
Attinente di Cossonay (Canton Vaud), studi di scienze economiche e politiche
1921 Entra alle dipendenze della BNS
1930 Direttore della BNS
1935 Vicepresidente della Commissione federale delle banche
1937–1955 Direttore generale della BNS, Capo 2o dipartimento, Vicepresidente della Direzione generale della BNS
1938 Dottore honoris causa dell’Università di Losanna
1938–1945 Presidente della sezione bernese dell’Unione del commercio e dell’industria di Berna
1950 Membro del Comitato di direzione dell’Unione europea dei pagamenti
Membro della Commissione del controllo dei prezzi, della Commissione consultiva per la politica commerciale, del Comitato direttore e del CA della Cassa di prestiti della Confederazione svizzera, del CA dell’AVS

Hjalmar Schacht

Hjalmar Schacht (1877–1970)
Nato a Tinglev/Schleswig settentrionale
1924–1930 Presidente della Reichsbank
1933–1939 Presidente della Reichsbank
1934–1937 Ministro tedesco dell’economia e plenipotenziario generale per l’economia di guerra
1937–1943 Ministro senza portafogli del Reich
1944 Internato nel campo di concentramento di Ravensbrück dopo il fallito attentato contro Hitler
1946 Assolto ai processi di Norimberga

Dietrich Schindler (1890–1948)
Attinente di Zurigo, studi di diritto
1929–1948 Membro del Consiglio d’amministrazione della NZZ, dal 1940 Presidente del Consiglio d’amministrazione della NZZ
1933 Fondatore della Società «Neue Schweizerische Rundschau»
1936 Professore ordinario di diritto pubblico all’Università di Zurigo
Durante la guerra consulente giuridico del Consiglio federale e dell’Amministrazione
federale
1945 Membro della Commissione d’esperti del Dipartimento politico federale incaricata
dell’esame della Carta delle Nazioni Unite
1946 Perizie in merito a questioni di diritto in relazione agli averi patrimoniali tedeschi in Svizzera
1946 Membro della Delegazione svizzera alle trattative elvetico-alleate di Washington
1947 Partecipazione ai lavori per la fondazione di una «Internazionale liberale» a Oxford Membro del Gran Consiglio zurighese e attivo nell’ambito di opere parrocchiali, membro del CICR, colonnello

Fritz Schnorf

Fritz Schnorf (1893–1963)
Attinente di Meilen (Cantone Zurigo), formazione bancaria, poi alle dipendenze del CS
1929 Vicedirettore della BNS
1939–1942 Direttore generale della BNS, Capo 3o dipartimento
1942 Direttore dell’Aluminium-Industrie AG, in un primo tempo Direttore delle finanze, in
seguito Direttore generale e Presidente del Consiglio d’amministrazione
1952 Membro del Consiglio d’amministrazione della Motor-Columbus S.A.
1954 Membro del Consiglio d’amministrazione del CS
1954 Membro del Consiglio d’amministrazione della Nestlé Alimentana
Membro della Camera di commercio svizzera e di Zurigo, membro del Consiglio di banca della BNS

Walter Stucki

Walter Stucki (1888–1963)
Attinente di Berna, studi di diritto (avvocato)
1917–1919 Segretario generale del Dipartimento federale dell’economia pubblica
1924–1935 Capo della Delegazione negoziale per le questioni economiche con l’estero
1925 Direttore della Divisione commerciale del DEP
1933 Nomina a ministro
1935 Elezione al Consiglio nazionale (PRD)
1935 Delegato del Consiglio federale per il commercio estero
1938–1944 Ministro della Svizzera a Parigi e successivamente a Vichy
1945–1946 Capo della Divisione affari esteri del Dipartimento politico
1945 Capo della Commissione per le trattative elvetico-alleate
1946 Delegato del Consiglio federale per missioni speciali
1946 Presidente della Commissione per le trattative elvetico-alleate a Washington
1947 Delegato svizzero alla Conferenza mondiale dell’Avana per il commercio e l’impiego
1952 Delegato svizzero alla Conferenza di Londra sui debiti tedeschi e sui crediti svizzeri nei confronti del defunto Terzo Reich

Peter Vieli (1890–1972)
Attinente di Rhäzüns (Canton Grigioni), studi di diritto
1918–1937 Diverse funzioni nel servizio diplomatico a Berna e a Roma
1937–1952 Direttore generale del Credito Svizzero (CS)
1940–1941 In veste di Presidente del «Comitato Germania » dell’Associazione svizzera dei
banchieri, partecipa alle trattative economiche tra la Svizzera e la Germania
1943–1944 Ministro della Svizzera a Roma
1944–1952 Direttore generale del CS
1952–1956 Membro del Consiglio d’amministrazione del CS

Ernst Weber (1881–1967)
Attinente di Erlenbach (Cantone Zurigo), formazione bancaria
1907 Alle dipendenze della BNS sin dalla fondazione
1921 Vicedirettore della BNS
1925– 1939 Direttore generale della BNS, Capo del 3o dipartimento
1939– 1947 Presidente della Direzione generale della BNS, Capo del 1o dipartimento
1939– 1947 Membro del Consiglio d’amministrazione della BRI
1943– 1947 Presidente del Consiglio d’amministrazione della BRI
1947–1955 Membro del Consiglio di banca della BNS

Ernst Wetter

Ernst Wetter (1877–1963)
Attinente di Zurigo e Winterthur, studi di economia politica fino al 1920 Insegnante in diversi livelli scolastici a Küsnacht, Uster, Winterthur e Zurigo
1920–1924 Segretario generale del DEP e Direttore della Divisione commerciale del DEP
1924–1928 Vicepresidente e delegato dell’Unione svizzera di commercio e d’industria
1926–1934 Membro del Gran Consiglio zurighese (PRD)
1929–1938 Membro del Consiglio nazionale
1939–1943 Membro del Consiglio federale, Capo del Dipartimento delle finanze e dogane. Inoltre Presidente del Consiglio di sorveglianza della Società svizzera di Assicurazioni generali sulla vita dell’uomo (Rentenanstalt), Presidente dell’Aluminium-Industrie AG Commissione Indipendente d’Esperti Appendice

Archivi accessibili al pubblico

Svizzera
Politecnico federale, Zurigo, Archiv für Zeitgeschichte www.afz.ethz.ch
Archivio federale, Berna www.bar.admin.ch
Archiv der Schweizerischen Nationalbank (SNB), Zürich www.snb.ch
Universitätsbibliothek Basel, Handschriftenabteilung (fondo Per Jacobsson)
www.ub.unibas.ch
Archiv der Neuen Zürcher Zeitung (NZZ), Zürich www.nzz.ch/online

USA
United States National Archives, College Park, Maryland www.nara.gov
Federal Reserve Bank of New York Archives, New York City www.ny.frb.org
Franklin D. Roosevelt Library, Hyde Park, New York www.academic.marist.edu/fdr/
Library of Congress, Washington, DC www.lcweb.loc.gov
Harvard University (Mc Kittrick Papers) www.harvard.edu

Germania
Bundesarchiv, Berlin www.bundesarchiv.de/standorte/berlin
Bundesarchiv/Militärarchiv, Freiburg im Breisgau www.bundesarchiv.de/standorte/freiburg
Politisches Archiv des Auswärtigen Amtes, Bonn www.auswaertiges-amt.de/6_archiv
Archiv der Bundesbank, Frankfurt www.bundesbank.de
Institut für Zeitgeschichte, München (Leonardstrasse 46b, D-80635 München)
Zentrale Stelle der Landesjustizverwaltungen, Dokumentationsstelle, Ludwigsburg
(Schorndorfer Strasse 58, D-71638 Ludwigsburg)

Gran Bretagna
Public Record Office, Kew Gardens www.pro.gov.uk

Polonia
State Memorial Museum Auschwitz-Birkenau, Oswiecim (Wiezniow Oswiecima 20, Oswiecim 5, PL-32-603 Oswiecim)

Russia
«Centro per la conservazione di collezioni storico-documentali» (Sonderachiv), Mosca
(Vyborgskaja ul. 3, 125212 Moskva)

Archivi non accessibili al pubblico

Archivio centrale del Credit Suisse Group (CSG), Zurigo
Archivio storico della Società di Banca Svizzera (SBS), Basilea
Archivio storico dell’Unione di Banche Svizzere (UBS), Zurigo
Archivio dell’Associazione svizzera dei banchieri (ASB), Basilea
Archivio della Compagnia Svizzera di Riassicurazioni, Zurigo
Archivio della Rentenanstalt Swiss Life, Zurigo
Archivio dell’Associazione svizzera d’assicurazioni, Zurigo
Archivio dell’Unione di commercio e d’industria del canton Berna, Berna
Proprietà privata: copia del diario manoscritto dell’on. [Consigliere federale] dott. Ernst
Wetter, 1939–1954

Situazione delle fonti negli archivi accessibili al pubblico

Svizzera
Archivio federale, Berna
Dall’inizio degli anni Ottanta, la ricerca nell’Archivio federale ha scoperto e pubblicato importanti documenti1. Classificati e inventariati secondo il principio della provenienza, questi incarti sono straordinariamente ricchi e, di conseguenza, utilissimi. In merito alle decisioni del governo, i verbali delle riunioni del Consiglio federale forniscono solo informazioni puntuali. Inoltre, lo stile asciutto di questi verbali non consente di ricostruire
la discussione avvenuta in seno a questo collegio. Talvolta, se ne trova traccia negli appunti manoscritti del Cancelliere federale o del suo sostituto.

La delegazione economica e finanziaria del Consiglio federale era costituita dai capi dei tre
dipartimenti competenti: il Dipartimento politico federale (oggi Dipartimento federale degli affari esteri), il Dipartimento dell’economia pubblica e il Dipartimento delle finanze e dogane. In questa veste, essi parteciparono alle discussioni relative alle transazioni in oro. Se si desidera analizzare tali pratiche e le discussioni a esse connesse, occorre consultare gli archivi di detti dipartimenti.

Durante la guerra, la diplomazia si vide viepiù confrontata con i problemi connessi con la piazza finanziaria svizzera. Già nel 1941, il Dipartimento politico federale aveva istituito una sezione ad hoc formata da esperti in questioni bancarie con l’incarico di allestire incarti con documenti importanti (rapporti, lettere, appunti, verbali ecc.). Questi fascicoli contengono perfino documenti che non si trovano negli archivi delle istituzioni in cui andrebbero inventariati.

ABBREVIAZIONI

A Answer
AFF Amministrazione federale delle finanze
AG Aktiengesellschaft
AHV Alters- und Hinterlassenenversicherung
AmtlBull Amtliches Bulletin der Bundesversammlung
Anm. Anmerkung
AS Amtliche Sammlung der Bundesgesetze und Verordnungen
ASA Associazione svizzere d’assicurazioni
AVS Assicurazione vecchiaia e superstiti
BAB Bundesarchiv, Berlin
BAR Bundesarchiv, Bern
BB Bundesbeschluss
BBI Bundesblatt der Schweizerischen Eidgenossenschaft
Bd. Band
BF Banca federale
BGE Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts, Amtliche Sammlung
BG Bundesgesetz
BHB Basler Handelsbank
BIZ Bank für Internationalen Zahlungsausgleich (BRI Banca dei regolamenti internazionali)
BNS Banque nationale suisse / Banca nazionale svizzera
BR Bundesrat
BRB Bundesratsbeschluss
BRI Banque des Règlements Internationaux (BRI Banca dei regolamenti internazionali)
BS Bereinigte Sammlung der Bundesgesetze und Verordnungen 1948–1947
CA Consiglio d’amministrazione
CC Codice civile svizzero
CF Consiglio federale
CICR Comitato Internazionale della Croce Rossa
CSG Credit Suisse Group
CSR Compagnia Svizzera di Riassicurazioni
DDR Deutsche Demokratische Republik
DDS Documents diplomatiques suisses
DEP Dipartimento dell’economia pubblica
DFFD Département fédéral des Finances et des Douanes (Dipartimento federale delle finanze e delle dogane)
DFGP Dipartimento federale di giustizia e polizia
DFI Dipartimento federale dell’interno
DFJP Département fédéral de Justice et Police
DMF Dipartimento militare federale
DoSt U.S. Department of State
DPF Département politique fédéral (Dipartimento politico federale)
Ed. Editore
ed. edito
EDI Eidgenössisches Departement des Innern
EFV Eidgenössische Finanzverwaltung
EFZD Eidgenössisches Finanz- und Zolldepartement
EIBA Eidgenösssiche Bank
EJPD Eidgenössisches Justiz- und Polizeidepartement (Dipartimento federale di giustizia e polizia)
EMD Eidgenössisches Militärdepartement
EPD Eidgenössisches Politisches Departement (Dipartimento politico federale)
EPED Eidgenössisches Post- und Eisenbahndepartement
ETH Eidgenössische Technische Hochschule
EVD Eidgenössisches Volkswirtschaftsdepartement
FDP Freisinnig-demokratische Partei
Fed Federal Reserve Bank of New York
FED Foreign Exchange Depository Frankfurt am Main
Ha Pol Handelspolitischer Ausschuss
Hrsg. Herausgeber
hrsg. herausgegeben
HWK Heereswirtschaftskommission
IfZ Institut für Zeitgeschichte, München
IKRK Internationales Komitee vom Roten Kreuz
JDC American Jewish Joint Distribution Committee
LF Legge federale
NARA National Archives
kgf Kilogramm Feingold
NZZ Neue Zürcher Zeitung
OMGUS Office of Military Government for Germany, United States
o.D. ohne Datum
o.O. ohne Ort
PA/AA Politisches Archiv des Auswärtigen Amtes
PF Politecnico federale
PRD Partito radical-democratico
PRO Public Record Office, Kew Garden
Q Question
RDT Repubblica federale tedesca
RGBl. Reichsgesetzblatt
RM Reichsmark
RSHA Reichssicherheitshauptamt
S.A. Società anonima
SBG Schweizerische Bankgesellschaft (UBS Unione di Banche Svizzere)
SBS Société de Banque Suisse / Società di Banca Svizzera
SBV Schweizerischer Bankverein (Società di Banca Svizzera)
SBVg Schweizerische Bankiervereinigung (Associazione svizzera dei banchieri)
s.d. senza data
s.l. senza luogo
Fr. Schweizerfranken (Fr. franchi svizzeri)
SHAEF Supreme Headquarter Allied Expeditionary Forces
SHIV Schweizerischer Handels- und Industrieverein (Vorort) (USCI Unione svizzera di
commercio e d’industria)
SKA Schweizerische Kreditanstalt (CS Credito Svizzero)
SNB Schweizerische Nationalbank (BNS Banca nazionale svizzera)
SP Sozialdemokratische Partei (PSS Partito socialista svizzero)
SR Systematische Sammlung des Bundesrechts
SS Schutzstaffel (der NSDAP)
SVB Schweizerische Volksbank (BPS Banca Popolare Svizzera)
SVSt Schweizerische Verrechnungsstelle (Ufficio svizzero di compensazione)
SZG Schweizerische Zeitschrift für Geschichte
UBS Union Bank of Switzerland / Unione di Banche Svizzere
UEK Unabhängige Expertenkommission: Schweiz – Zweiter Weltkrieg (Commissione
indipendente d’esperti: Svizzera – Seconda guerra mondiale)
UNO United Nations Organisation (ONU Organizzazione delle Nazioni Unite)
USCI Union suisse du Commerce et de l’Industrie (Vorort) (USCI Unione svizzera di commercio e d’industria)
VEB Verwaltungsentscheide der Bundesbehörden
VPB Verwaltungspraxis der Bundesbehörden
VR Verwaltungsrat
WJC Jüdischer Weltkongress / World Jewish Congress
YMCA Young Men’s Christian Association
ZGB Zivilgesetzbuch (CC)

Ringraziamenti

Nell’elaborare il presente rapporto intermedio, la Commissione indipendente dí esperti: Svizzera – seconda guerra mondiale ha beneficiato di molti aiuti. Essa ringrazia le seguenti persone, aziende e associazioni, in particolare, per la collaborazione e le preziose segnalazioni o proposte:
prof. dott. William Z. Slany, U.S. Department of State, Washington D.C.;
dott. Greg Bradsher, U.S. National Archives, College Park, Maryland M.D.;
dott. Gill Bennett, Foreign and Commonwealth Office, Londra;
Vladimir Nikolaevic Kuzelenkov, direttore del «Centro per la conservazione di
collezioni storico-documentali» (Sonderachiv), Mosca;
ministro Vladimir P. Kozlow, direttore dell’Archivio Ross, Mosca;
prof. dott. Dieter Lindenlaub, responsabile dell’archivio della Deutsche
Bundesbank, Francoforte s.M.;
dott. Maria Keipert, Politisches Archiv des Auswärtigen Amtes, Bonn;
dott. Krystyna Oleksy, Staatliches Museum Auschwitz-Birkenau, Oswiecim;
prof. Christoph Graf, dott. Daniel Bourgeois e altri collaboratori dell’Archivio
federale svizzero, Berna;
prof. dott. Klaus Urner, Institut für Geschichte, Archiv für Zeitgeschichte,
Politecnico federale di Zurigo;
dott. Jean-Pierre Roth, vicepresidente della direzione generale della Banca
nazionale svizzera, nonché Vincent Crettol e Patrick Halbeisen, Banca nazionale
svizzera, Berna/Zurigo;
dott. Piet Clement, Banca dei regolamenti internazionali, Basilea;
prof. dott. Willi Boelcke, Stoccarda;
Hersch Fischler, Düsseldorf;
Credit Suisse Group, Zurigo;
Associazione svizzera dei banchieri, Basilea;
Società di Banca Svizzera, Basilea;
UBS, Zurigo;
Rentenanstalt Swiss Life, Zurigo;
Compagnia Svizzera di Riassicurazioni, Zurigo;
Associazione svizzera d’assicurazioni;
«Zurigo» Compagnia di Assicurazioni;
prof. Valerio Ferloni, Balerna; (traduzione testo principale)
Fabio Chierichetti, Losone; (traduzione appendici);
prof. Mauro Cerutti, Renens (correzioni).

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