ELICHE SPEZZATE

ELICHE SPEZZATE

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di Cornelio Galas

 

Manca, ora, il fruscìo nel vento,

dimenticato dalle allodole

e incerti giochi con i dadi.

Supera, il suono, la velocità

della caduta non prevista

da méte lasciate a metà.

Naufragi, anche nell’aria,

non per colpa di esitazioni,

forse di troppe certezze.

Tesi la mano verso la vita,

per non vedere la morte,

impaziente, sull’uscio.

Si spezzò, in quell’istante,

l’ultima corda metallica,

rimasta sulla chitarra.

Il resto lo racconteranno,

quelli che domani,

voleranno al posto mio ?

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