CARO VECCHIO AMORE
CARO VECCHIO AMORE …

di Cornelio Galas
Ti sogno, sempre, ti credo, sempre,
nonostante tutto, sì, beh, boh.
Quante volte ti ho creduto,
buttando via tutte le difese.
E quante volte hai vinto tu,
lasciandomi nudo e stupido,
con la voglia di morire …
perché solo tu eri la vita.
Non è solo da innamorati
che si sogna, che si spera,
resta qualcosa … e tanto,
anche quando è finita.
Perché non si può, no …
non si può arrivare in cima
e dopo precipitare giù
come un qualsiasi peso.
Ah, come ti amavo, ti amavo
e come mi amavi, mi amavi,
e come ci amavamo …
prima della fine dell’amore.
E come era bello, bellissimo,
e come …come …. come?
Dillo tu, dillo tu, ora …
com’era allora, allora.
Non ci sarà più quel giorno,
resta solo nei ricordi,
non ci sarà più quell’amore,
resta nelle nostre anime.
E basta, basta, basta, basta
il tempo mangia tutto,
non contano le tue rughe,
non contano anni in più.
Eppure vorrei ancora …
sì, lo vorrei ancora,
poco prima di morire,
basterebbe solo un bacio.
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