CALDO? VAI ALLE BUCHE DI GHIACCIO

a cura di Cornelio Galas

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Fa troppo caldo? Non sopportate più l’afa di questa torrida estate? Vi consiglio un’escursione alle “Buche di ghiaccio” di Appiano, in Alto Adige. No, non dovrete fare ardite scalate, perché il refrigerio lo troverete a cinquecento metri di altitudine. In un’area protetta, un biotopo.

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Ma vediamo prima di capire cosa sono le buche di ghiaccio. Si tratta di un fenomeno naturale rilevabile in alcune formazioni rocciose.

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In presenza di fessure fra i macigni – a volte possono essere vere e proprie grotte – si può verificare una circolazione dell’aria dall’alto verso il basso che, raffreddandosi, diviene più pesante di quella calda, ristagnando sul fondo.

All’interno è possibile osservare vere e proprie stalattiti di ghiaccio anche in estate.

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Uno dei luoghi dove si può vedere questo fenomeno si trova nei pressi di Appiano (Bolzano) Qui, come detto, ad un’altezza di circa 500 m s.l.m., il particolare microclima, originato dalle buche di ghiaccio, fa in modo che nella immediate vicinanze crescano il rododendro rosso, mirtilli rossi, la rosa alpina e la clematide alpina. Tutte specie che normalmente crescono a quote ben più elevate.

Nei pressi, invece, si possono osservare specie botaniche che amano il caldo. In un’area decisamente ristretta sono state contate fino a 600 specie vegetali diverse.

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Il biotopo “Buche di ghiaccio” (in tedesco Biotop Eppaner Eislöcher) è un’area naturale protetta dell’Alto Adige istituita nel 1998. Occupa una superficie di 12,22 ettari nel comune di Appiano, sulla Strada del Vino nella provincia autonoma di Bolzano.

Le buche di ghiaccio si trovano ai piedi del monte Ganda tra i comuni di Appiano e Caldaro, in un affossamento lungo 200 metri e largo 10-50.

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Questo fenomeno naturale viene spiegato con un principio fisico della circolazione dell’aria: Il territorio attorno le buche di ghiaccio di Appiano è caratterizzato da rocce di porfido. E tra questi blocchi di porfido si è sviluppato un sistema di cunicoli che provoca una continua corrente d’aria. Cioè, come detto, l’aria calda entra dalle fessure in alto e si raffredda scendendo in basso. Al punto più basso quindi l’aria esce dalle fessure con una temperatura tra zero e 9 gradi centigradi.

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Grazie a questo fenomeno, anche durante l’estate si può sentire questo enorme sbalzo di temperatura. Addirittura si possono osservare durante i mesi caldi stalattiti di ghiaccio.

Soprattutto d’estate le buche di ghiaccio sono un’amata meta per grandi e piccoli. Ed in giorni caldi potrete rinfrescarvi … Più ci si avvicina alle buche di ghiaccio, maggiore diventa la differenza di temperatura. In certi punti fa veramente freddo.

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Un consiglio? Prendete con voi un termometro, così potrete vedere con i vostri occhi la vera differenza delle temperature …

IL VIDEO

L’area delle buche di ghiaccio di Appiano è facilmente raggiungibile per i visitatori tramite un comodo sentiero che parte da Pianizza di Caldaro e le raggiunge in circa un quarto d’ora.

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L’ambiente circostante, connotato da questa inversione termica, sviluppa particolari condizioni vegetative. Nelle conche più basse cresce il prato alpino dove prevale la Poa, cui seguono una forma di brughiera subalpina arbustiva con rododendro e mirtillo rosso, forme nane di larice, abeti, betulle e, quindi, le conifere mature; al margine superiore di questo ambiente si trova il bosco di latifoglie termofile con carpino nero, orniello, roverella, castagno. Nel biotopo sono state censite più di 600 specie botaniche.

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