La SAT di Arco – e con essa ovviamente la montagna, la passione per lo sci, l’andar per funghi nei boschi e tanto altro ancora – è sempre stata parte integrante della mia famiglia. Prima ancora che io venissi al mondo. Quanta nostalgia per quelle escursioni sul Monte Velo, sullo Stivo, in Val di Ledro, sulle Dolomiti di Brenta e anche in Alto Adige. Per questo, sfogliando il libro “Arco e la Sat, settant’anni di storia”, non posso fare a meno di commuovermi rivedendo, oltre a mio padre Italo in giovane età, il mitico colonnello Italo Marchetti, Livio Bertamini, Gianmaria Campetti, Enrico Tambosi e tante altre persone che, quando ero piccolo, sicuramente costituivano punti di riferimento, esempi da seguire. Il libro me l’ha regalato Luigi Galas. Che chiamavo “zio Luigino”. Un uomo gentile, cortese, che amava la montagna più di ogni altra cosa. Spero che in Paradiso abbia trovato finalmente la vetta che tanto desiderava raggiungere.
Del libro propongo le foto d’epoca con le didascalie originarie. Prima ancora un video del coro Castel. L'”anima” della Sat di Arco. In questa prima puntata arriviamo dalla nascita della Sat agli ultimi anni Cinquanta. Poi proseguirò il viaggio fino ai nostri giorni. Il materiale non manca.
IL LIBRO
E’ stato stampato nel mese di dicembre 2002 dalla Tipolitografia Emanuelli di Arco. Grafica di copertina: Donatella Bertolini. A cura della sezione Sat di Arco.
LE PRESENTAZIONI
– COLONNELLO ITALO MARCHETTI:
– ELIO CAOLA, PRESIDENTE DELLA SAT
– RENATO VERONESI, SINDACO DI ARCO
– BRUNO CALZA’, PRESIDENTE DELLA SEZIONE SAT DI ARCO
– GLI AUTORI
FOTO E DOCUMENTI STORICI
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Quattro arcensi fondatori della Società Alpina del Trentino (2 settembre 1872): Eligio Bertamini
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Bortolo Marcabruni
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Leopoldo Meneguzzi
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Ferdinando Bonazza
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Foto ricordo del primo raduno dei soci-fondatori della Società Alpina del Trentino; Campiglio, 2 settembre 1872. In basso, con il capo scoperto, Prospero Marchetti
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Tessera di iscrizione alla Società alpina del Trentino di Domenico Boni di Tione (31 dicembre 1872). La firma del Presidente è quella di Prospero Marchetti
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I giardini di Arco durante l’epoca del Kurort; al centro dell’immagine il cedro dell’Himalaya messo a dimora in occasione del primo convegno della SAT (1873)
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Il conte Antonio d’Arco, padre di Giovanna d’Arco, marchesa di Bagno e ultima contessa d’Arco
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La distesa sassosa delle Marocche con ad ovest il Monte Brento ed il Monte Casale
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Due dei partecipanti all’avventurosa ascensione sul Monte Altissimo (9 – 10 luglio 1875): Celestino Emmert
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… e Francesco de Negri, anch’essi soci fondatori della SAT
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Il dott. Cesare Mattei, socio fondatore della SAT e brillante cronista dell’escursione sul Monte Altissimo
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Vincenzo de Lutti, podestà di Riva e primo presidente della rifondata Società degli Alpinisti Tridentini
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La locomotiva “Lago di Garda” in servizio sulla linea a scartamento ridotto Mori – Arco – Riva, la mitica M.A.R. (1891)
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Anfora artistica realizzata con la creta raccolta durante la prima esplorazione alle grotte di Patone (giugno 1897); si leggono i nomi di alcuni degli “esploratori”: Prospero Marchetti, Ernesto Tappainer, Camillo Zucchelli, Arturo Morghen
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Tessera d’iscrizione alla Società degli Alpinisti Tridentini del dott. Menotti Bettinazzi, figura di spicco nella società arcense, appassionato della montagna e protagonista di tante ascensioni
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6 giugno 1892, giorno di inaugurazione del rifugio sul monte Altissimo, presso il quale trovarono ospitalità gli escursionisti arcensi durante il Capodanno del 1904
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Cartolina inviata da Arco alla signorina Ada Saibanti (originaria di Bolognano) che risiedeva a Brescia. Ada Saibanti, poi coniugata Ferrari, vive fra il 1876 ed il 1907. Si osservi con quale abbigliamento le rappresentanti del gentil sesso si recavano in montagna
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Tessera rilasciata dalla Società degli Alpinisti Tridentini (anno 1904) al Comune di Arco
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Il dott. Vittorio Stenico, primo ed entusiastico sostenitore della realizzazione del rifugio “P. Marchetti” sul monte Stivo
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I partecipanti al corso per guide, tenutosi a Rovereto nel 1913; il primo in piedi sulla sinistra è Angelo Conti
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Carlo Candelpergher, il presidente della Società degli Alpinisti Tridentini, firmatario dell’accordo con la famiglia Finotti per la cessione del terreno su cui edificare il rifugio “Prospero Marchetti”
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1905: tessera di iscrizione alla SAT sottoscritta dal conte Antonio d’Arco, senatore del Regno d’Italia. Egli è il padre di Giovanna, marchesa di Bagno ed ultima contesa d’Arco del ramo di Mantova
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Il rifugio “Prospero Marchetti” in costruzione – estate del 1905
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Si stanno facendo gli ultimi preparativi prima dell’inaugurazione del rifugio
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Monte Stivo: il rifugio “Prospero Marchetti” inaugurato il 7 ottobre 1906
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Escursione invernale sullo Stivo (1906)
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Gruppo di escursionisti satini sulla vetta dello Stivo (5 giugno 1911)
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Trasporto di un ferito dal Monte Stivo (1911). Il primo portatore è la guida Angelo Conti
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Componenti della famiglia Dell’Anna e Mantovani al rifugio “Prospero Marchetti” (1908)
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Angelo Conti con i suoi figli presso il rifugio sul monte Stivo, quando ne era il custode. In piedi accanto al padre è Enrica; seduti da sinistra, Luigi, Irma ed Olga
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Francesco Emanuelli, maestro fotografo di Arco, sulle Dolomiti (1911)
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Tessera d’iscrizione alla SAT
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Tessera d’iscrizione alla SAT rilasciata al Comune di Oltresarca
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Angelo Conti con alcuni familiari e dei soldati italiani al rifugio “Prospero Marchetti”
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Angelo Conti, guida alpina e custode del rifugio sul monte Stivo, insieme alle figlie Anna, Irma ed Olga (1929)
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Speleologi di Arco in esplorazione alla grotta di Patone detta “Bus del Diaol” (19 febbraio 1913
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Speleologi di Arco in esplorazione alla grotta di Patone detta “Bus del Diaol” (19 febbraio 1913
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16 agosto 1921 – Gli arcensi partecipanti alla gita ufficiale del 49° Congresso della SAT sul monte Vioz: Giacomo ed Ernesto Tappainer, Menotti Bettinazzi, Giacomo e Italo Marchetti (con la picozza) e la guida
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16 agosto 1921 – Cima Vioz ( m 3644); satini arcensi in escursione
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Agosto 1927. Escursione di satini di Arco sulle Dolomiti
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22 gennaio 1928. Gita di satini arcensi a Campi di Riva
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22 gennaio 1928. Gita di satini arcensi a Campi di Riva
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26 agosto 1928. Escursione di satini arcensi a cima Telegrafo sul Monte Baldo
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26 maggio 1929. Satini arcensi in gruppo davanti al rifugio “Nino Pernici” a Bocca di Trat
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26 maggio 1929. Satini arcensi in gruppo davanti al rifugio “Nino Pernici” a Bocca di Trat
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18 agosto 1929. Alcuni satini di Arco presso il rifugio “Nino Pernici”
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5 agosto 1928. Alcuni satini arcensi a Lundo, davanti ad una casa contadina con il tetto di paglia
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1 settembre 1929. Gita al laghetto di Cei; sullo sfondo il versante roccioso del monte Stivo
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Inverno 1929. Gruppo di giovani satini mentre si ristora durante un’escursione a San Giovanni al Monte
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Alcuni gitanti accompagnati dalla guida alpina Angelo Conti in un’escursione sul monte Stivo
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Angelo Conti, primo a sinistra, con il maestro Passerini, Arturo Bertamini (in primo piano) e le figlie Irma ed Enrica
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Un’uscita sulla neve per il gruppo sciatori della sezione a Campo Carlo Magno. In primo piano accosciati si riconoscono Gino Campetti e Gino Emanuelli
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Foto di gruppo per la gita sul monte Stivo di satini arcensi
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Due belle immagini di una salita invernale al rifugio Marchetti
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Due belle immagini di una salita invernale al rifugio Marchetti
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Italo Marchetti, con l’aiuto degli alpini del Battaglione Edolo che stanziava nella zona e di cui era stato ufficiale, ottiene di trasportare in Velo con una salmeria di ben 94 muli, una baracca, pagata personalmente allora 5.000 lire, che faceva parte dei cantieri della centrale di Fies
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Col suo cappello alpino in testa, Italo Marchetti guida la colonna attraverso l’allora impraticabile strada militare che congiunge la Valle del Sarca con quella di Gresta e realizza un altro sogno quando vede alzarsi fra gli abeti la “Capanna degli Alpini” che dovrà poi trasformarsi, sempre per merito suo, in un simpatico e attrezzato rifugio che ha dato il via ad uno sviluppo turistico della zona e un grosso aiuto logistico a tutti gli alpinisti della valle: la nuova Capanna dell’Alpino sul Monte Velo, m 1050
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Il listino prezzi della Capanna
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La cartolina postale realizzata per raccogliere fondi a favore della gestione della nuova Capanna dell’Alpino
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Gita sul Monte Finonchio, con gagliardetto della sezione; in primo piano si riconoscono Gino Campetti e Gino Emanuelli
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Uscita di gruppo a Passo Bordala, 6 marzo 1932
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Il rifugio Marchetti con la facciata in legno, risalente ai primi del Novecento
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Progetto del rifugio Marchetti
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Progetto per il restauro del rifugio sul Monte Stivo: la pianta
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15 agosto 1933 – Satini arcensi al rifugio Stoppani sul Grostè
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Alpinisti arcensi e rivani sulla Rocchetta
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Rocchetta: salita parete est, Gino Emanuelli della Sat di Arco con amici satini di Riva
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Rocchetta: salita parete est, Gino Emanuelli della Sat di Arco con amici satini di Riva
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Sulla Cima Tosa, 14 agosto 1933
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1933 – Passo Bordala. Si riconoscono Arturo Bertamini, Gino Campetti, Ottavio Lutterotti, Elsa Tonetta, Gino Emanuelli, Anita Emanuelli, Tecla Minatti, Fausto Minatti
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Lavori al rifugio Marchetti
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Zona di Bordala: dure marce in salita con gli sci in spalla per pochi minuti di discesa. In primo piano Elsa Tonetta
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Sciatori a Santa Barbara
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Ascensione al Carè Alto, 15 agosto 1934
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Il 20 settembre 1935 il rifugio, rinnovato e rifornito, viene consegnato alla sezione Sat di Arco
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Campo Carlo Magno – Madonna di Campiglio, 19 marzo 1935. Si osservino le rudimentali, ma funzionali, racchette da neve, ricavate magistralmente dalle gabbie usate per la spedizione delle forme di gorgonzola
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Festa a S. Pietro, 27 giugno 1935
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Cima Tosa m 3173, 16 settembre 1935
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Italo Marchetti, sugli sci in divisa invernale
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Monte Stivo: Rifugio Marchetti, 26 aprile 1936
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Monte Stivo, 26 aprile 1936
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Dal faro della Paganella, 25 luglio 1936
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Scarponi chiodati e sorrisi di ragazze, S. Pietro, 29 giugno 1938
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Nella foto eseguita da Camillo Lutteri sono ritratti Franco Savorfelli, G.F. Maino, Giovanni Morandi. Cima Tosa 1940
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Salita allo Stivo di un gruppo di giovanissimi
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Verso S. Giovanni al “Salt de la cavra”. In primo piano Gino Emanuelli e Fausto Minatti
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Corrispondenza fra il comando delle S.S. e il Comune di Arco
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Corrispondenza fra il comando delle S.S. e il Comune di Arco
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Il circolo madolinistico di Arco con il suo maestro Ernesto Emanuelli (in centro foto). L’idea di dar vita ad un coro di montagna viene ad alcuni giovani componenti del circolo musicale, qui tutti ritratti nella foto ufficiale dei 25 anni di fondazione. Da sinistra: Otavio Lutterotti (promotore), Gino Campetti (fondatore), Italo Morandi (promotore), Gino Ischia (promotore), Giuseppe Rigo (fondatore) e seduto Gino Emanuelli (promotore)
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S. Pietro. Torna la voglia di allegria (1945)
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Il coro Castel sul sentiero del Monte Colodri. 1945
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Rifugio Casinei: 28 luglio 1946
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Prima foto ufficiale del Coro nel 1946
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Foto di gruppo per i partecipanti alla gita dell’1 giugno 1947 in Paganella
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“Il Ballo del Buon Tempo”. Il Salone delle Feste del Casinò dominato dal grande caminetto e pronto per le note e le danze (1947)
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La prima corsa campestre
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Il Coro Castel a Schio, soddisfazione per il primo premio conseguito (1947)
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La Capanna in Velo rimane sempre una delle mete preferite per gli escursionisti arcensi (1948)
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Invito alla riapertura della Capanna dell’Alpino in Monte Velo. 11 luglio 1948
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Il Coro Castel alla “Festa di Primavera” alla Capanna dell’Alpino
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Mnestrone di mezza Quaresima
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Il Coro Castel – 1948
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Palla Bianca m 3739, Weisskugel 1949
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Alcuni partecipanti dello Sci Club SAT alla gita del 24 aprile 1949 in Marmolada, ultima uscita di stagione per il sodalizio
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Veglia dello sciatore, 19 novembre 1949
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Gita al Monte Bondone. Da sinistra: Mario Parisi, Elda Pipa, Camillo Calzà, una signorina non identificata, Bruno Leonardi, Giannina Zanoni e Gigi Lutteri
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Concorso di Merano: soddisfazione per il secondo posto ottenuto dal Coro Castel – 1949
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Coro e familiari in gita al Passo Sella
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Coro e familiari in gita al Passo Sella
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Italo Marchetti, capogita nel 1950
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Alpinisti arcensi impegnati sui problematici seracchi della Vedretta del Mandrone, in marcia verso il rifugio Caduti dell’Adamello
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Alcuni partecipanti a una delle numerose gite sociali – 1950
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Allestimento all’interno del Salone al Casinò – 1950
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Gruppo di satini nei pressi del rifugio Martinela – 1950
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Foto ricordo del Coro Castel dopo il concerto al Ciampedie Gardeccia – 1950
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Foto di gruppo con il torpedone durante la gita del 3 maggio 1951 in Val di Fiemme
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Il volantino che annunciava, nel 1951, la “ciliegiata” a S. Giovanni
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La stampa locale dà spazio alla cronaca e alle classifiche della gara sociale dello Sci Club
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13 luglio 1951; ciliegiata a S. Giovanni. In piedi in centro foto Giovanni Morandi e in primo piano vicino al suonatore di fisarmonica (Ferruccio Armellini) un giovanissimo Brunetto Angelini futuro vice presidente della SAT centrale
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23 febbraio 1952: Ballo “La Genzianella” con l’elezione della reginetta. Premiata la signorina Mariella Ghirardello. Da destra: Remo Torboli, Aldo Moratti, un brillantissimo dott. Carlo Tamanini, Bruno Prandi, Renzo Calzà e Giuseppe Grisenti
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Non manca l’angolo del dolce: soddisfatto osserva il Col. Marchetti
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Sul Carè Alto, il 3 agosto 1952
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Escursione sul Gran Zebrù, agosto 1952
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Gita sociale sul Monte Bondone, verso il “sliton” del Montesel. Da sinistra: Franco Cattoi, Italo Galas, Livio Bertamini, Mario Bertamini, Floriano Faccio, Remo Carmellini e Gian Maria Campetti
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Gita invernale sullo Stivo nel 1953; la foto è di Gabriele Ischia
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Rifugio Marchetti: il progetto del gennaio 1953 in scala 1:50
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Si lavora sul tetto del rifugio, è l’estate 1953
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Un momento di ristoro di fronte al rifugio
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Il Coro Castel in piena attività – 1953
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Foto di gruppo dello Sci Club Arci in Paganella – 1953
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Pausa sul ghiacciaio del Similaun
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Gli ultimi ritocchi sul tetto del rifugio Marchetti prima dell’inaugurazione – 1954
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Da sinistra, a terra: Vittorio Maino, Mario Tambosi, Adriano Bertamini, Giovanni Crosina, Silvio Chemotti, Vittorino Morandi, Enrico Tambosi. 25 luglio 1954
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Il giorno dell’inaugurazione: 25 luglio 1954
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Il giorno dell’inaugurazione: 25 luglio 1954: sullo Stivo salgono centinaia di appassionati ed alpinisti per salutare il rinnovato rifugio
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Serrada – Ritorno in un tardo pomeriggio di primavera dal rifugio Coe – 1954
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Altra giornata felice sulla neve. In piedi la seconda è Gianna Zanoni, il sesto Mario Parisi, Gigi Lutteri e il fotografo di Riva Speziali. In ginocchio Luisa Parisi, Giannina Rigos, Carla Rigos. A terra Gabriele Ischia ed Elda Pipa
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Monte Velo, valle dei Capelani. Gara sociale. Da sinistra Mario Bertamini, Antonio Vivaldi, Francesco Maino e Mario Rosà – 1954
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Norimberga – 17 – 21 giugno 1954
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Sull’Adamello, il 23 e 24 luglio 1955, Tommaso Calzà, Remo Carmellini, Gabriele Ischia, Giuseppe Zampiccoli e Janes Tyszkiewicz
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Sul ghiacco presso il rifugio Bellavista – 1955
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Sul ghiacco presso il rifugio Bellavista – 1955: protagonisti dell’escursione, Renzo Carnesecchi, Beppino Zampiccoli, Gabriele Ischia, Remo Carmellini e Tommaso Calzà
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Foto di gruppo per gli escursionisti in gita a Mezzocorona il 24 aprile 1955 (foto Italo Marchetti)
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Palco e tavoli pronti per il ballo organizzato dalla SAT – 1955
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Due immagini del rifugio Marchetti ripreso nel 1955 in due cartoline stampate all’epoca e poi diffuse
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Due immagini del rifugio Marchetti ripreso nel 1955 in due cartoline stampate all’epoca e poi diffuse
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Giovani alpinisti al rifugio Marchetti. La cima dello Stivo divenne anche per loro più ospitale grazie all’attività del rifugio ricostruito
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Riva del Garda – 1955 – Concerto alla Rocca “Amici dell’Arte”
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Dei numerosi episodi che sono entrati nella storia della sezione SAT di Arco è da ricordare, per la sua originalità, l’aiuto dato, su richiesta dei carabinieri della stazione di Arco, da due rocciatori satini
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Per portare a compimento delle indagini, si trattava di raggiungere quella grotta naturale posta sulla parete dei Colodri, dove ora passa la via di Croaz-Segalla
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1955: ci riuscirono con una salita difficile ed avventurosa Giovanni Monti e Janech Tyszkiewic. La salita fu immortalata da alcune foto
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Sulla Pala Bianca, estate del 1956 (foto Gabriele Ischia)
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1956: gran nevicata quell’anno sullo Stivo. Ecco come si presentava il rifugio Marchetti a quanti, nonostante la neve, vollero raggiungerlo
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In corriera per il Monte Velo. E – sempre nel 1956 – Pieve di Cadore, fstival dei Canti Alpini
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Si sta registrando per la Rai l’importante trasmissione “Telesquadra” – 1956
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