TRENTO, ARTE E STORIA – 3

trento da vedere – 281

La medesima sorte di decapitazione riservata alla casa-torre Conci toccò anche alla vicina casa-torre Massarelli, che fa angolo con il vicolo della Storta che mena in piazza Garsetti. Essa deriva il nome da Angelo Massarelli, segretario generale del Concilio ecumenico tridentino, che vi abitò fino alla sua conclusione. La casa-torre Massarelli, imponente, a pianta rettangolare, tutta di viva pietra, doveva rappresentare la parte centrale, il cuore di un sistema fortificato in contrada Borgonuovo, dominio di una delle varie “consorterie” che, a somiglianza di quanto avveniva a Firenze, incuotevano timore e rispetto alla città. La consorteria faceva capo ad uno dei casati più illustri del Trentino, i Roccabruna: infatti la casa-torre Massarelli è accostata al palazzetto Roccabruna, il cui nome deriva dall’omonima famiglia. I Roccabruna erano signori, fin dall’inizio del Duecento, del castello di Fornace, ridente paese lungo la strada provinciale Fersina-Avisio, così chiamato per la presenza da tempo immemorabile di numerose fornaci che fondevano e fucinavano l’abbondante minerale scavato nei dintorni. Da questo castello, già abitato prima del Mille da una potente famiglia denominata dei “signori di Fornace”, la fama e l’influenza dei Roccabruna si estese con la ramificazione del casato dal territorio di Pinè alla zona di Civezzano e alla conca di Pergine

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