TRENTO, ARTE E STORIA – 3

trento da vedere – 204

La dinastia dei Wolchenstein-Trotsburg ha derivato il nome dal castello abbarbicato ai ripidi pendii della val d’Isarco, all’imboccatura della val Gardena. In lingua italiana castel Trotsburg è chiamato Castelforte, anche se la traduzione letterale sarebbe “rocca della consolazione”. Pochi castelli in tutto l’arco alpino hanno il fascino di castel Trotsburg. Fra le sue mura dovevano esserci veri tesori d’arte come è dimostrato ad esempio dagli stupendi intagli del soffitto in una stanza adibita ad alloggio della servitù. E’ stato scritto che i Wolchenstein di castel Trotsburg amassero non solo le manifestazioni artistiche del genio italico, ma anche la sua lingua, della quale si servirono fino alla metà dell’Ottocento nella corrispondenza di famiglia e nelle relazioni d’affari. A Trento essi costruirono nel Cinquecento il bel palazzo vicino al castel del Buonconsiglio: vi si scorge ancora, scolpito nel marmo sopra il portone d’ingresso, lo stemma dei Wolchenstein-Trotsburg, il quale differisce da quello dei Wolchenstein-Rodenegg per la mancanza dello scudetto “in cuore” con l’antica insegna dei signori di Rodengo

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