TRENTINI FAMOSI, MA NON TROPPO – 21

a cura di Cornelio Galas

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Facciamo un bel salto oggi. Nel tempo. Dall’Ottocento, dai primi del Novecento … ai nostri giorni. Per parlare di un giovane trentino, anche lui famoso ma non troppo: Riccardo Cis, tenore della Val di Ledro. Lo abbiamo incontrato in questi giorni, per caso, senza appuntamento insomma, alla pizzeria “Peter Pan” di Arco. Quando ti chiedi … ma è lui o non è lui? Sì, era proprio lui. Ne è nata un’intervista improvvisata, col telefonino per il video e una … sana allegria. Riccardo (gli chiediamo scusa) è stato al gioco. Ne è uscito questo …

Altri due  video, più seri e professionali, con Riccardo Cis protagonista.

E per chi non sapesse chi è Riccardo Cis propongo questa intervista, per il giornale “Trentino”, di Katja Casagranda, dell’1 aprile (non era un “pesce”, uno scherzo … ) 2014.

TRENTO. Ha grandi aspirazioni e sta muovendo passi importanti con collaborazioni che hanno un peso. Parliamo del giovane artista ledrense Riccardo Cis, cantante bari tenorile che ha trovato una sua base di partenza su cui costruire una nuova veste con cui guardare lontano. Disco, show spettacolo e poi lancio internazionale.

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In un momento di crisi economica lei risponde pensando in grande Da dove riparte Riccardo Cis?

«Dalla voglia di guardare altre i confini provinciali e regionali. Devo ai collaboratori che fin qui mi hanno accompagnato il ringraziamento di avermi fatto acquisire consapevolezza, tuttavia con loro si è interrotto un discorso perché assieme si è ragionato sull’impossibilità di fare quel passo successivo, che qui in Trentino è difficile da realizzare. Ho quindi incontrato This Play Music con cui ho firmato nella sezione classica. Con Claudio Corradini sto realizzando un disco».

Claudio Corradini, il compositore ed autore?

«Si, iniziò la carriera con Mango ai tempi di “Oro”, il suo nome è legato ai Righeira, ma soprattutto va ricordata la sua “Gloria Mundi” del 1993 che ha la benedizione di Franco Battiato, la “Missa Populi” dedicata a sua Santità Giovanni PaoloII con il maestro Giusto Pio o l’opera sinfonica “Visioni di Ermete” e la produzione sinfonica. Sono sue le canzoni che saranno nel disco, accompagnate da alcune cover che re interpreto con la mia voce di cantante classico».

Come definiresti la tua voce?

«Non sono un vero tenore perché non ne ho il colore, tuttavia riesco a salire fino alle note tenorili. Questa particolarità mi permette di gestire un repertorio più vasto sia baritonale che tenorile, sebbene non potrei reggere un’opera completa perché non riuscirei a tenerne la tessitura dall’inizio alla fine. Benchè io prediliga la scuola vecchia con Corradini ho scoperto nuove potenzialità di cui sono davvero entusiasta».

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Quindi un disco alla Andrea Boccelli?

«Circa, si tratta di un pop strumentale per orchestra sinfonica con brani appunto che si adattano perfettamente a me. Poi ovviamente, per il solito problema dei costi, i live saranno adattabili, ad esecuzione di voce e pianoforte o piccoli ensemble. Ovvio che sarebbe un sogno poter immaginare una collaborazione con l’Orchestra Haydn o la J Futura, non lo nego. I pezzi sono radiofonici, avremo delle featuring sicuramente con una voce femminile, e il lancio lo faremo a livello internazionale dove la musica italiana, soprattutto il mio genere è particolarmente apprezzato».

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Si parlava di un concerto evento?

« Si voglio ripetere l’esperienza dell’anno scorso a Riva del Garda con il “Riccardo Cis Show”. Un’esperienza che ho sviluppato grazie anche qui all’incontro con chi ha creduto in me. Devo ringraziare un benefattore che vuol rimanere anonimo e il Comitato Befana Subacquea di Riva, nonché Exformat srl Comunicazioni con cui sto allestendo “Voyager”. E’ un viaggio nella musica dall’800 ai giorni nostri fra canto, musica, danza, video, visual art, costumi e parti recitate. Exformat srl Comunicazione sta mettendo a disposizione un suo teatro nella zona di Rovereto dove sono iniziate le prove e sta curando tutta la parte video, con riprese di scorci naturali, filmati e video mapping».

Uno spettacolo monumentale, vuole raccontarcene?

«“Voyager” racchiude in tre giorni i vari capitoli del viaggio nella musica dal 1800 al 2014, in cui ogni aria sarà coreografata»

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Prospettive?

«Riuscire a trovare un circuito. Ho già delle date a Brescia per esempio, ma vorrei che girasse anche in Trentino, al di là del debutto ad agosto. Sono fiducioso perché ho molti fan sparsi un po’ dappertutto».

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