TEMA: IL TUO PAESE

Il mio paese se ciama Vignole perchè è tutto ciapato dentro da le vigne anca se ci sono
dei pomeri e, ai Mori, le zirese. C’è una picola ciesota che gli hanno dato il nome di san 
Valentim, quel che ghè stà drio a quei che se parla, come l’Enzo e mia sorela.
Quando è magio, tuto il mese, suonano le campane, grosse e picole, per dirghe a tuti
che c’è il vespero, che non c’entra co le vespe, ma semai co le luciole che noi ciapiamo
co le mani e usiamo come pile.
Poi è bello perchè andiamo a giocare col balone nel campo del Savel di Nago, stupiamo
il Salone per prendere le trotte, faciamo finta di aver perduto il portafoi e invece gli
tachiamo la bava e quando uno cerca di tirarlo su tiriamo la bava e quello scappa.
Ancora più bellissimo è quando giochiamo a scondirole o a darsela e torsela o a quelli
che coi bastoni di sambuch fanno i salti più alti.
Il mio paesse è bello perchè la sera si va giù dai Fibie a cantare con queli che suonano
la fissarmonica e tirano fuori le luganeghe da la cantina e certe volte, non tute, anca
la ranciata.
Questa estate tanti dela mia clase andremo ala colonia sul Monte Vello. Io spero che
si giocasse anche lì a balone.
Quando torneremmo giù mio papà ha deto che ci sarà la fierra di santa anna. E forse
prende l’anguria grande.

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