SENZ’AMORE
di Cornelio Galas
Si butta, su liane di residui secchi,
incrostazioni di vecchie lacrime,
e precipita, precipita … ancora,
senza soluzione di continuitĂ .
Non ricorda di sé, dell’altro,
afasìe, spiriti immobili, spenti,
torsioni acrobatiche nell’assenza
di vecchi incanti bugiardi.
Muscoli senza piĂą padroni,
tra cerchi di fumo azzurro,
bottiglie vuote e il buio
che vince sull’abat-jour.
Rompono, le dita, il rosario,
pur cresciute con Dio,
e diventano artigli aguzzi
per scarnificare anime.
I sensi, non i sentimenti,
comandano ora i giorni,
brevi come le strade
della felicitĂ cercata.