I “SEGRETI” DEL FASCISMO – 28

a cura di Cornelio Galas

  • documenti raccolti da Enzo Antonio Cicchino

Situazione strategica
alla fine del 1942 e nel giugno 1943
secondo lo Stato Maggiore Generale Giapponese

Roma, li 5 dicembre 1942-XXI

Le Eccellenze il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed il Ministro della Guerra mi hanno incaricato di comunicare all’Eccellenza il Capo di Stato Maggiore Generale dell’Italia quanto segue.

Noi seguiamo con grande interesse la situazione in Africa Settentrionale. In base ai telegrammi ed ai rapporti provenienti dall’estero ci siamo formati il convincimento che Italia e Germania stanno attuando in stretta collaborazione misure pronte e decisive. Soprattutto in Tunisia forze armate italiane e tedesche sono veramente riunite come in un corpo solo e si stanno disponendo a fronteggiare fortemente la situazione. Noi siamo lieti [di] tutto ciò poiché partendo da tale base, si starebbe progettando di capovolgere completamente la situazione in Africa Settentrionale.

Noi crediamo che in occidente il punto focale della guerra del Tripartito contro Inghilterra e America è ora precisamente in Africa Settentrionale. In Oriente, invece, è precisamente nel settore sud-ovest dell’Oceano Pacifico, dove la situazione attuale per le Potenze del Tripartito è da un lato una grande prova e dall’altro un’ottima occasione per battere in stretta coordinazione e con spirito inflessibile la potenza bellica del nemico ed annientare la sua forza sul mare.

Perciò il nostro Impero, concentrando tutti gli sforzi dell’intero Paese, sta svolgendo un’operazione allo scopo di annientare e distruggere l’impianto del progetto di controffensiva del nemico nell’Oceano Pacifico sud-occidentale.

Noi speriamo e ci auguriamo dal punto di vista della cooperazione bellica del Tripartito, che l’Italia e la Germania, collaborando sempre piú intimamente, distruggano ed annientano al piú presto le forze armate anglo-americane sbarcate in Africa Settentrionale e sventano i loro progetti.

Roma, li Primo dicembre 1942- XXI

Per ordine del nostro Stato Maggiore Generale ho l’onore di informarvi circa la situazione attuale del Giappone:

I. Giudizio che lo Stato Maggiore Generale giapponese ha circa il piano di offensiva generale del nemico.

I Sovietici dovranno continuare col massimo sforzo l’offensiva contro la Germania allo scopo di vincolare la potenza bellica tedesca. A tale scopo l’Inghilterra e l’America, mantenendo il dominio del Medio e Vicino Oriente ed utilizzando via marittima del Mare Glaciale Artico, dovranno intensificare gli aiuti alla Russia.

Intanto, allo scopo di battere separatamente l’Italia, le forze Anglo-americane dovranno occupare tutto il continente africano, acquistare il controllo del Mediterraneo per prendere poi l’offensiva contro l’Italia. Per l’offensiva contro il Giappone, le forze americane dovranno occupare e mantenere basi in Australia, nell’Alasca, nelle Aleutine ed in Cina, mentre le forze inglesi dovranno rafforzare l’India.

Quando questo apparato bellico mondiale sarà pronto, il nemico, prenderà l’offensiva generale prima puntando in Europa contro l’Asse e poi nel Pacifico contro il Giappone. È prevedibile una collaborazione della Russia con l’America nella offensiva che questa sferrerà contro il Giappone.

II. Situazione del Giappone nello scacchiere del Pacifico.

  • a) Si deve attribuire molta importanza alla resistenza nemica nel Pacifico Meridionale perché essa preludia ad una offensiva generale. Nella situazione attuale, sia i Giapponesi sia gli Americani, per aprirsi la strada e sventare i piani del nemico dovranno fare grandi sforzi. l’aspetto attuale della battaglia in questo settore fa prevedere che essa si trasformerà in battaglia decisiva tra Giappone e America. Però, se le operazioni giapponesi saranno bene ideate ed eseguite i nipponici potranno distruggere le forze nemiche successivamente prima che gli Americani possano affermare la loro potenza in quel settore.
  • b) Nel Pacifico Settentrionale (Aleutine) il nemico effettua persistenti bombardamenti aerei sulle basi occupate dai Giapponesi. Pertanto, se si considera l’eventualità di una collaborazione futura tra America e Russia, alla situazione nel settore settentrionale deve essere attribuita grande importanza.
  • c) Il nemico, valendosi delle basi del continente cinese e di quelle dell’India, sta intensificando le operazioni aeree contro di noi. In prosieguo di tempo ciò non potrà essere trascurato.

In considerazione di quanto sopra, noi dobbiamo rendere per qualche tempo ed in qualunque modo invincibile la potenza bellica del nostro Paese allo scopo di distruggere i progetti offensivi dell’America verso il Giappone dovunque e comunque.

Questo deve essere il compito imminente del nostro Impero e per il momento sarebbe opportuno non allargare il teatro di guerra. Noi pensiamo che l’assolvimento di tale compito sia il migliore e unico modo per raggiungere le nostre comuni mete nella guerra comune contro l’Inghilterra e l’America insieme con l’Italia e la Germania.

III. È superfluo dire che l’esito finale di questa guerra dipende dalla realizzazione della messa in valore della potenza totale del Tripartito e soprattutto dalla riunione degli forzi dei tre Paesi per conseguire il massimo risultato.

Noi crediamo che basandoci su questo fatto dobbiamo al piú presto realizzare e concretare la collaborazione spirituale e materiale colle Potenze dell’Asse e anche prendere misure necessarie piú attive per collaborare direttamente coll’Asse nella situazione attuale.

Ma la nostra situazione non ci permette in questo momento di contribuire nel campo operativo diretto coll’Asse dovendo fare fronte alla situazione attuale dell’Oceano Pacifico come è stato detto prima. Le nostre Forze Armate, dovendo assolvere il grande compito di rompere le forze nemiche ed aprirsi la strada, non hanno in questo momento margine per concorrere direttamente alle operazioni dell’Asse.

Noi non abbiamo nessuna intenzione di ritenerci soddisfatti dei brillanti risultati ottenuti fino ad ora e dedicarci in tranquillità soltanto alla costruzione di un nuovo ordine in Asia Orientale. Al contrario, facendo fronte alla nuova fase della guerra attuale, dal Comando Supremo all’ultimo soldato e dal Governo all’ultimo cittadino, serrando i denti ed impegnando il destino della Nazione siamo decisi a perseguire fino all’ultimo i nostri obiettivi.

PROMEMORIA

Noi che stiamo qui in Italia incaricati del collegamento, rappresentando le Forze Armate Nipponiche, non solo trasmettiamo e riferiamo reciprocamente le rispettive intenzioni delle Forze Armate Nipponiche e delle Forze Armate Italiane, ma anche presentiamo i nostri pareri alle due Forze Armate, sforzandoci di ottenere l’obiettivo della cooperazione.

Pertanto, preghiamo di voler tenere presente che noi non abbiamo la facoltà di decidere, ma dobbiamo chiedere le istruzioni a Tokyo, se è necessario. Nell’attuale grave situazione bellica, abbiamo studiato seriamente tale situazione e i piani relativi ad essa.

Nonostante che noi non conosciamo perfettamente l’entità delle Forze Armate dell’Asse, come pure non abbiamo sufficienti notizie dell’andamento generale, tale nostro studio sarebbe utile per voi da un punto di vista obiettivo e spassionato. Quindi vogliamo presentarVi tale studio in attesa di scambiare i relativi pareri, onde fare il collegamento con Tokyo qualora sia necessario.

Con ciò, noi non intendiamo criticare come i critici professione; tuttavia noi non vogliamo usare espressioni diplomatiche o complementose come in tempo di pace, e neppure ripetere discussioni sulle opinioni già da noi espresse, ossia come diciamo “contare gli anni del figlio morto”: ciò che noi facciamo deriva dal nostro entusiasmo di contribuire alla vittoria finale, ricominciando da capo lo scambio dei nostri pareri per i problemi futuri. Saremmo ben lieto di poter discutere schiettamente senza eufemismi.

GIUDIZIO SULLA SITUAZIONE

Crediamo che il nostro giudizio sulla situazione sia quasi analogo al vostro, però noi ci permettiamo di esprimere il nostro giudizio perché serva di base ai nostri piani che verremo qui appresso esponendo.

1) Le direttive della condotta della guerra Anglo-Americana sarebbero le seguenti:

  • a) Aiutare la Russia il piú possibile intendendo di logorare la potenza bellica dell’Asse.
  • b) Consolidare l’Africa come base della controffensiva verso l’Europa, come pure sforzarsi di stabilire una linea di comunicazione fra il Medio Oriente.
  • c) Rafforzare la difesa dell’India e il Medio Oriente per assicurare le fonti di rifornimento, specialmente il petrolio, come pure per impedire il collegamento fra l’Asse e il Nippon.
  • d) Consolidare l’Australia e la Nuova Zelanda come base della controffensiva verso il Nippon.
  • e) Contemporaneamente, mobilitare tutte le loro attività industriali e il loro materiale umano, rinforzando la preparazione bellica.

Tentare cosí di passare all’offensiva generale sforzando di abbattere separatamente e successivamente l’Italia, la Germania e il Nippon, non appena la preparazione sia completa.

2) L’operazione di sbarco Anglo-Americano in Africa Settentrionale Francese e la loro controffensiva in grande stile nel settore del Pacifico Meridionale, operazioni che sono coordinate una con l’altra, sarebbero il loro primo passo di passare all’offensiva generale.

Quantoché l’occupazione delle truppe anglo-americane in Africa Settentrionale Francese sia una minaccia verso l’Asse, l’Asse mantiene la solida posizione in Europa ad eccezione della Penisola Iberica, assicurando il vantaggio dell’operazione interna in oltre che l’estensione dello scacchiere da parte Anglo-Americana fino all’Africa Settentrionale Francese costituisce una vulnerabilità per loro, se l’Asse agisse adeguatamente.

D’altra parte, il Quartiere Generale Nipponico giudica che gli Stati Uniti hanno tentato di dare inizio alla controffensiva nel Pacifico Meridionale nonostante che la loro preparazione non fosse stata sufficiente, attualmente trovandosi cosí senza potere avanzare né estendere l’azione in quel settore; c’è la possibilità che l’azione in quel settore si sviluppi fino alla fase decisiva, affrettando il destino dell’attuale guerra.

3) È necessario che le Forze Armate dell’Asse si forzino di mantenere le basi dell’Africa Settentrionale, approfittando la piú breve linea di comunicazione fra la Sicilia e la Tunisia. Fintanto che il nemico possederà la Malta, il che facilita l’attività delle sue Forze Navale e Aeree, il rifornimento dell’Africa Settentrionale per via della suddetta linea di comunicazione non sarebbe facile; nella situazione precaria occorrebbe eventualmente di evacuare tutte le Forze dell’Asse dall’Africa Settentrionale.

L’eventuale situazione suddetta renderà possibile dell’attacco nemico [sic] contro l’Italia intera che è il primo obiettivo da parte Anglo-Americana per abbattere separatamente e successivamente l’Italia, la Germania e il Nippon.

4) La Spagna, il Portogallo e la Turchia inclinerebbero piú verso l’Anglo-America; in una situazione precaria queste Potenze non solo darebbero la comodità ma anche interverrebbero nel conflitto a fianco dell’Anglo-America, a motivo della propaganda e dell’intimidazione Anglo-Americana.

Gli inglesi discutono la possibilità di una eventuale avanzata delle Forze dell’Asse verso Turchia e la Penisola Iberica; questa discussione dimostra la probabile intenzione del nemico di passare esso stesso all’offensiva in direzione della Turchia (o sia possibilmente l’Isola di Creta) o di fare avanzare le sue Forze Armate nella Penisola Iberica per consolidare alle spalle di Gibilterra. Dobbiamo tenere presente la suddetta intenzione nemica completando la preparazione per affrontare questa eventualità.

PIANI DA SEGUIRE

I piani che noi abbiamo studiato per l’Asse basandoci sull’anziddetto giudizio sono i seguenti:

1) Come piano da seguire urgentemente, data la situazione attuale, si deve rafforzare la difesa dell’Africa Settentrionale, specialmente la Tunisia, al piú presto possibile, sforzandosi di mantenerla.
Contemporaneamente si deve apprestare segretissimamente la preparazione per conquistare la Malta al piú presto possibile, in stretta cooperazione Italo-Germanica.
Attualmente si sorvegli la Turchia e la Penisola Iberica; il che costituisce una buona opportunità per conquistare di sorpresa la Malta.
La conquista della Malta è la chiave per il dominio futuro del Mediterraneo ed anche assolutamente indispensabile per intensificare l’operazione attuale nell’Africa Settentrionale.

2) Il fronte est, si assume la difensiva, consolidando in massima lo schieramento attuale, per poter sottrarre delle forze da destinare, insieme con le forze di riserva e le Forze Aerea e Navale, alle seguenti operazioni:

  • a) Consolidare l’Africa Settentrionale passando all’eventuale controffensiva quando si presentasse una buona opportunità.
  • b) Consolidare il Mediterraneo e abbattere le Forze marittime del nemico nel Mediterraneo.
  • c) Conquistare Batum; dominando cosí il Mar Nero, avanzare verso il Medio Oriente.

3) Intensificare la guerra al traffico nell’Atlantico, sforzandosi specialmente di interrompere la linea di rifornimento per l’Africa Settentrionale.
Coordinando à ciò, le Forze Armate dell’Asse devono sforzarsi di attaccare le forze nemiche nell’Africa Settentrionale, sopratutto le Forze Americane, sia di mare che del cielo logorando cosí la potenza delle loro forze.

4) Le Marine dell’Italia, della Germania e del Nippon devono intensificare la guerra al traffico nell’Oceano Indiano in stretta cooperazione.

5) Nell’Asia Orientale, il Nippon sconvolse la maggiore controffensiva nemica nel Pacifico Meridionale, dando cosí un colpo decisivo alle Forze Australiane e Nuova Zelandese e particolarmente alle Forze Statunitensi.

6) L’offensiva dal lato della Turchia e l’avanzata delle forze nella Penisola Iberica da parte Anglo-Americana ambedue costituiscono una minaccia per l’Asse. Per tale caso bisognerebbe trovarsi pronti per prevenire questo tentativo nemico, studiando seriamente e preparando le forze necessarie, parallelamente fare opera politica insieme con l’esecuzione di tutti i piani piú sopra esposti.

7) Il centro propulsore delle direttive della guerra nemiche sono gli Stati Uniti e piú precisamente il Presidente Roosevelt; ciò è divenuto molto chiaro in seguito all’occupazione dell’Africa Settentrionale Francese da parte Anglo-Americana. La cosa predominante su tutti i piani piú sopra esposti è quella di spodestare il Presidente Roosevelt, abbattendo le Forze Armate Americane contemporaneamente alla propaganda da nostra parte chiarendo che il nostro comune nemico principale è rappresentato dagli Stati Uniti.


APPUNTI SUL COLLOQUIO
SVOLTOSI A PALAZZO VENEZIA

TRA MUSSOLINI ED IL GENERALE GIAPPONESE SCHIMITZU

il 25 Giugno 1943-XXI

Presenti:

  •  Duce
  • – Ecc. Ambrosio
  • – Gen. Schimitzu
  • – Amm. Abe

Vittorio Ambrosio

allegato: Giudizio sulla situazione in data 23 Giugno, presentato dal generale Schimitzu.

Amm. Abe: La Marina tedesca può mandare sommergibili nell’Oceano Indiano – però col monsone ciò è difficile; le marine tedesca e nipponica intendono, da metà novembre, intensificare la guerra al traffico nell’Oceano Indiano. Il collegamento con sommergibili fra Europa e Asia è realizzato con sommergibili italiani.

Kōsō Abe (al centro)

Duce: esprime parere su alcuni quesiti proposti:

  • – ordini dati all’aviazione per il bombardamento dei porti avversari;
  • – direzioni d’attacco nemiche: saranno dirette su vari punti: Sardegna, Sicilia, Grecia, Dodecaneso. La penetrazione avverrà dove ci sarà la minore resistenza;
  • – un attacco all’Italia continentale è poco probabile – al caso, in secondo tempo;
  • – metodo d’attacco: oramai noto;
  • – il nemico deve tentare lo sbarco per molte ragioni;
  • – bisogna distinguere: un conto è lo sbarco, un conto è l’invasione;
  • – i nemici (Russi – Anglo-americani) aspettano di vedere chi attacca per il primo: Russi o Anglo-americani?;
  • – se l’Asse riuscisse a mettersi alle spalle di Gibilterra renderebbe difficile tenere e sfruttare la posizione di Gibilterra.

Benito Mussolini

Il Führer a Salisburgo ha detto circa la Spagna: un’operazione attraverso la Spagna, varia a seconda che è favorita o meno dalla Spagna stessa.

  • – lo stato d’animo del popolo italiano è ammirevole – tutti sono convinti (fascisti e non) che c’è solo una strada da percorrere: quella della guerra fino alla Vittoria;
  • – anche il nemico ha difficoltà. In Russia la situazione alimentare è catastrofica (per la popolazione, non per l’esercito). L’Inghilterra ha riserve alimentari, però presenta sintomi di disagio e di stanchezza. Gli Stati Uniti avranno presto una grave crisi politico-sociale, perché quel popolo pensava ad una guerra diversa da quella che deve combattere: pensava che la guerra sarebbe stata breve; il livello di vita della popolazione americana era altissimo ed ora le comodità scompaiono e quindi il malcontento è serio. Il Senato è piuttosto ostile alla politica di Roosevelt e quindi un tentativo fallito di invasione determinerebbe negli S.U. gravi conseguenze.

Mussolini e Hitler

Il Duce aggiunge:

  • – considero la politica di Tojo, elastica, intelligente, abile. Questa politica, col successo delle armi, risolverà favorevolmente il problema cinese;
  • – il popolo indiano non prenderà mai l’iniziativa di una rivolta perché ci sono due religioni, caste, molti principi venduti all’Inghilterra, la popolazione è dimenticata e sfruttata; però se alla frontiera, giungono forze giapponesi con truppe indiane, la rivoluzione può scoppiare;
  • – Bose, ex sindaco di Calcutta è uomo forte e coraggioso; quindi dare il massimo aiuto materiale e morale al movimento di Bose.

Misumi Shimizu

Gen. Schimitzu: È intendimento giapponese mandare un’alta personalità in Italia. Sono già venute altre personalità, che possono dire cosa fa il Giappone: il Giappone combatterà fino a piegare Inghilterra e America – quindi bisogna crearci una situazione, che ci renda invincibili. Il Giappone fa sempre offensiva – il popolo giapponese è convinto sulla vittoria finale. I giapponesi ammirano il Duce e il popolo italiano.

Il Giappone ha mobilitato poca gente – per mobilitare altre forze ci vogliono armi – difficoltà grande è quella dei trasporti. Il morale giapponese è elevatissimo – il governo ora organizza le zone occupate per sfruttarle e intende far collaborare il popolo con volontà e fede, potenziare l’aviazione, fabbricare navi trasporto, aumentare produzione ferro e acciaio, con sfruttamento sabbie, come in Italia. La vita del popolo è garantita.

Amm. Abe: Il problema del tonnellaggio è di primaria importanza; costruiamo piccole navi, che fanno risparmiare molti materiali e ogni provincia deve costruire un certo numero di navi.

Mitsumi Shimizu

Gen. Schimitzu:

  • La questione petrolio è grave. C’è molto controllo per evitare sprechi – in Giappone è stato imposto il risparmio obbligatorio e si incoraggiano i doni del popolo ai Ministeri Militari (il popolo dona apparecchi d’aviazione).
  • – In Cina ci sono 300 divisioni (2 milioni uomini) – contro i Sovieti che hanno 700000 uomini – 1000 aerei – 1000 carri. Inglesi e americani hanno 70 divisioni (1 milione e 400000 uomini) – 4000 apparecchi in tutto.
  • Le donne si occupano del servizio antiaereo – le ragazze delle scuole medie vanno al lavoro nelle officine – (cosí ad esempio mia figlia) – le scuole fanno esercitazioni antiaeree.
  • L’alimentazione è difficile, tutto è tesserato, organizzazione civile di 5 o 6 case, ove c’è un capo, che pensa a tutto.
  • La deficienza di ferro ha consigliato di togliere i binari delle ferrovie secondarie e funicolari. Si fanno cessare tutte le cose inutili.
  • Il film della battaglia navale delle Haway è molto utile a vedersi, per intuire lo spirito di attacco corpo a corpo e la volontà di non lasciarsi far prigionieri.
  • – Collegamento fra Ministeri e FF.AA. – per far propaganda si agisce nel campo militare ed in quello civile – associazione assistenza al trono (partito).

 

Concludendo:

Abbiamo lo stesso destino; bisogna aver fiducia nel Giappone ed evitare di far credere al nemico che noi facciamo guerra diversa dalla vostra. Quindi è necessario, oltre la collaborazione strategica, attuare la collaborazione nel campo della propaganda. Dobbiamo in sostanza intensificare la nostra collaborazione.

Duce: Ringrazia – la strategia del Tripartito deve effettuare una azione sempre piú ravvicinata, specie nel dominio del mare. Per quanto riguarda la propaganda, la radio Tokio, lavora bene.

GIUDIZIO SULLA SITUAZIONE

23 Giugno 1943

1) Nell’attuale situazione, sarebbe molto importante per l’Asse di assicurare la linea Francia meridionale – Corsica – Sardegna – Sicilia – Creta – Rodi, e di assumere la difesa offensiva approfittando del vantaggio dovuto all’operazione di linea interna, specialmente di controllare il Canale di Sicilia contro il traffico marittimo nemico, nella zona del Mediterraneo. Ho potuto constatare che gli alti ufficiali della marina tedesca hanno analogo parere nei colloqui avuti con essi a Berlino.

2) In quanto all’operazione nemica di sbarco, ci sarebbe la possibilità di farla nei Balcani passando per il Canale di Sicilia, ma giudicando dalle attuali condizioni che il nemico concentra i materiali e i mezzi da sbarco e le truppe nella zona del Mediterraneo occidentale, la suddetta possibilità pare poco attendibile nel momento attuale; dal punto di vista della strategia, è piú possibile che il nemico tenti di sbarcare in Sardegna e in Sicilia, e poi diriga la sua offensiva verso l’Italia continentale. Pertanto, è molto possibile che il nemico tenti le finte operazioni di sbarco contemporaneamente alla suddetta operazione nella località in Europa al di là delle suddette isole.

3) Giudicando dall’attacco nemico contro le isole d’Attu, di Pantelleria, ecc., il sistema dell’attacco nemico sarebbe il seguente:

  • 1. Attaccare dal cielo e dal mare la linea marittima e terrestre dei rifornimenti in modo di interrompere i rifornimenti dei punti di sbarco o della località dove il nemico tenta di sbarcare, e di isolare le truppe di guarnigione che ivi si trovano.
  • 2. Bombardare i prescelti punti di sbarco dal cielo e dal mare allo scopo di distruggere gli apprestamenti difensivi.
  • 3. Tentare lo sbarco con poderose forze.
  • 4. Appena riuscito a stabilire la testa di sbarco, il nemico tenterebbe di sbarcare i carri armati, i pezzi pesanti e altre armi pesanti, mentre comincerebbe a costruire l’aeroporto. (Quindi è possibile che il nemico scelga come punto di sbarco la località dove si trova l’aeroporto o dove è essa adatta per costruire l’aeroporto).

4) Quando per la prima volta l’Asse fosse riuscito a stroncare il tentativo di sbarco, l’effetto sostanziale e morale sarebbe molto favorevole per noi, poiché, il nemico necessiterebbe almeno di parecchi mesi per rinnovare l’operazione, e il morale del nemico sarebbe depresso mentre il nostro, invece, sarebbe corroborato. Perciò io ritengo che sia molto necessario uno studio e una preparazione accurata per ottenere il suddetto successo.

 

5) L’offensiva nemica nella zona del Mediterraneo e l’operazione del fronte orientale hanno una relazione di interdipendenza fra loro; delle azioni ben condotte sia nella zona Mediterraneo che sul fronte orientale devono avere una grande influenza sullo sviluppo complessivo dell’attuale guerra. Nutriamo viva speranza che precisamente nel suddetto senso, venga dispiegata l’attività di Vostra Eccellenza e la valorosa operosità bellica della Marina Italiana.

6) Ci sarebbero tante difficoltà per l’attacco contro Gibilterra. Poiché Gibilterra è un punto letteralmente vitale per il destino delle forze armate nemiche che si trovano nella zona del Mediterraneo, il nemico deve essere molto sensibile per mantenerlo. Quindi, sebbene sia difficile oggi di fare avanzare le forze armate dell’Asse nella Spagna, il concentramento e il rinforzamento delle sue forze armate al confine della Spagna sarebbe molto efficace per deviare l’offensiva, nemica, verso l’Italia nel Mediterraneo.

7) Un problema importante nella situazione non favorevole dal punto di vista della condotta della guerra, sebbene non sia un problema puramente navale, sarebbe che tutti gli organi dello Stato, le Forze Armate alla testa, dovessero incoraggiare e stimolare il popolo. Io sono convinto che la collaborazione fra i tre paesi porterà la vittoria finale.
La difesa della Patria dipende fondamentalmente dal popolo.

La incrollabile volontà del popolo a compire la guerra incoraggerà le Forze Armate per combattere eroicamente per la Patria; il popolo e le Forze Armate hanno tra di loro una intima e inscindibile relazione. Di fronte a questa incrollabile volontà insieme con la tenacia dei popoli dei tre paesi, l’anglo-americano deve trovarsi in difficoltà piú di quanto noi immaginiamo ed è possibile che la situazione della guerra cambi in nostro favore dopo l’estate prossima.

Dalle varie informazioni avute, io ritengo che i punti vulnerabili del nemico siano i seguenti:

  • 1. Problema dell’alimentazione in Inghilterra. (Diminuzione delle riserve alimentari).
  • 2. Difficoltà del rifornimento per le truppe nell’ASF.
  • 3. Instabilità politica negli Stati Uniti.
  • 4. Prossimo raggiungimento dell’estremo limite massimo della produzione bellica negli Stati Uniti.
  • 5. Enorme perdita nell’aviazione nemica sia come apparecchi che come equipaggi.

 

IN COLLABORAZIONE CON:

Enzo Antonio Cicchino

Enzo Antonio Cicchino

Nato a Isernia nel 1956

Vive a Roma.

Matricola Rai 230160.

enzoantoniocicchino@tiscali.it

Autore e regista documentari RAI

ALCUNI LIBRI DI ENZO ANTONIO CICCHINO

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