ROMMEL, LA VOLPE DEL DESERTO – 4

a cura di Cornelio Galas

  • documenti raccolti da Enzo Antonio Cicchino

ROMMEL SUL GARDA – 1

ROMMEL SUL GARDA – 2

 

Appunti per un racconto

di Jean Pierre Jouvet *

Erwin Rommel

 

Villa Cedri a Colà

* CHI ERA  Jean Pierre Jouvet? 

di Enzo Antonio Cicchino

Jean Pierre Jouvet

Jean Pierre Jouvet (il suo vero nome era Elia Paganella) è nato in provincia di Mantova nel 1923. E’ morto a Sommacampagna (Verona) l’11 gennaio del 2015. Ha fatto studi classici, interrotti dal servizio militare nell’Aeronautica italiana e successivamente, durante la Repubblica di Salò, dalla Prigionia tedesca presso Forte San Leonardo in Verona.

I suoi primi racconti sono del 1940. Finita la guerra scrisse e pubblicò due romanzi: “Il secondo volto” e “L’uomc di Seck”. Da allora ha scritto centinaia di racconti, testi per il teatro e per il cinema, saggi letterari. Ha collaborato a oltre quaranta quotidiatni di tutte le maggiori città italiane. da Milano a Palermo, da Trieste a Roma, da Genova a Napoli.

Ha collaborato inoltre a numerosi periodici di attualità e cultura tra cui: “Omnibus”, “L’Illustrazione d’Italia”, “Scena Illustrata”, “Sapere”, “Storia Illustrata”. “Historia”, “Prospettive”, “Fiera Letteraria” (durante la direzione di Vincenzo Cardarelli), “Letterature Moderne” (diretta da Francesco Flora), “La Via” (diretta da Igino Giordani), “Shell italiana”. “Costume”, “Lettere d’Oggi”, “Cultura e Società”, “Le Arti”. Ha fondato e diretto la rivista “Ovest”, della quale era redattore capo Franco Riva.

Jean Pierre Jouvet

Suoi racconti sono stati tradotti in varie lingue straniere; altri sono apparsi in antologie in uso nelle scuole superiori. Per i maggiori editori italiani (Mondadori, Rizzoli, Garzanti, Einaudi. ecc.) ha presentato libri, tenuto conferenze e diretto dibattiti con nar ratori, poeti e saggisti. Alcuni di questi contributi (su Giuseppe Berto, Michele Prísco, Mario Soldati, Carlo Sgorlon, ecc.) sono stati pubblicati in volume.

Ha tenuto lezioni in università e in scuole medie superiori. Nel 1980 all’Istituto “Aleardo Aleardi” di Verona ha svolto, per le classi dei diplomandi, il ciclo “La letteratura italiana dall’Unità d’Italia ad oggi”. Nel campo delle arti plastiche e figurative Jean Pierre Jouvet è presente da anni con saggi e articoli. Ha scritto testi per monografie e cartelle di opere grafiche dedicate a Omiccioli, Tamburi, Caffé, Crippa, Frosecchi, Lanfranco, Lionni, Ghermandi, Dughetti, Finotti, Piacesi, Nag Arnoldi, Celiberti, Purificato, Minguzzi e altri affermati artisti.

Per quasi un decennio ha curato rubriche radiofoniche e televisive di carattere culturale. Alla sua trasmissione “Incontri” hanno partecipato molti tra i più significativi scrittori, giornalisti, pittori e scultori contemporanei, italiani e stranieri: Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giancarlo Vigorelli, Sergio Zavoli, Fulvio Tomizza, Piero Chiara. Michele Prisco, Giuseppe Cassieri, Carlo Bernari, Giuseppe Galasso, Nantas Salvalaggio, Lorenzo Mondo, Claudio Marabini, Carlo Castellaneta, Silvio Bertoldi, Giulio Nascimbeni, Luca Goldoni, Sìlvio Ceccato, Giorgio Barberi Squarotti, Roberto Sanesi, Alfredo Todisco, Stelio Tomei, Gina Lagorio, Massimo Grillandi, Peter McDonald, Gunther Grass, Augusto Murer, Luciano Minguzzi, Ibrahim Kodra, Domenico Purificato, Gretta Sarfatis, Miguel Berrocal, Giorgio Celiberti, Pietro Consagra, ecc.

Jean Pierre Jouvet

Negli ultimi anni Jouvet ha diretto per le Edizioni d’Arte “Il Trifoglio” di Milano una collana di monografie dedicate ai maggiori artisti italiani contemporanei e nella quale sono usciti, fra gli altri, volumi sull’opera grafica di Remo Brindisi, Luciano Minguzzi, Ernesto Treccani, Giuseppe Ajmone, Augusto Murer.

Le ultime opere di narrativa di Jouvet sono: “I racconti di Campalto”, con pregevoli acqueforti a colori di Novello Finotti, e “Situazioni”, con dieci acqueforti originali di Giuseppe Greco. Jouvet, giornalista professionista è stato per molti anni redattore capo e critico letterario del quotidiano “L’Arena” di Verona, al quale ha collaborato fino a pochi anni prima della sua scomparsa.

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