NON E’ PIU’ IL TEMPO…
di Cornelio Galas
No, non serve piĂą la letteratura. Inutile anche il teatro. Da lasciar perdere anche le citazioni, E la storia. L’uomo – non parlo solo di Putin – ha smarrito la propria memoria. Di colpo è come se sia calata sugli occhi un’inguaribile cataratta. Tutto è sfocato, Quindi non si può mettere a fuoco la realtĂ . Almeno quello che fino a non molto tempo fa tale si considerava.
Sembra quasi che l’umanitĂ non possa resistere piĂą di tre quarti di secolo senza la guerra. Non importa in nome di chi, di che cosa. Non servono piĂą nemmeno le famose “scintille”, i pretesti. Di colpo (anche se magari si tratta di strategie pianificate da mesi, anni), occorre rimettere in dubbio l’ordine mondiale.
La globalizzazione dell’economia? Appare sempre di piĂą come un elastico obsoleto, danneggiato da troppi tira e molla. Per un mondo che tende a gonfiarsi in alcuni parti del suo corpo. E lì, a risultare troppo stretto alle regole che – come in una dieta mal sopportata – si era in fondo dato.
Non è piĂą il tempo, o almeno ne abbiamo poco, per cercare di capire chi eravamo (ancor prima del covid), chi siamo, chi vorremmo essere. PerchĂ© gli eventi superano la fantascienza, la fantapolitica. I comici diventano eroi. E gli agenti segreti sono beffeggiati come comici. C’è una piazza immensa dove ognuno dice (in democrazia) quello che pensa, ma non cosa proporrebbe di fare. Esperti che parlano dai salotti televisivi. Inviati di guerra dagli alberghi (ma lì c’è ancora acqua? ElettricitĂ ? Da mangiare?). Nessuno vuole la guerra. Tutti vogliono sapere come finirĂ … tra l’Ucraina e la Russia. Fatti loro?
PietĂ l’è morta. Ma la resistenza ucraina è diversa da quella italiana della seconda guerra mondiale? PerchĂ©? Come? Non bisogna accettare armi dalla Nato?
In Russia stanno arrivando i “bambini militari” morti. Gli faranno funerali di stato o saranno nascosti in dolori privati? I civili morti in Ucraina saranno considerati vittime di un genocidio o di una “operazione militare speciale”?
Alla fine, comunque, nulla di nuovo dal fronte orientale…