La vecchia “reclàm” in Trentino – 1

PRENDI LA CARTINA DELLA SIBERIA

E CERCA TUO FIGLIO PRIGIONIERO

di Cornelio Galas

Non è una battuta (sarebbe quantomeno infelice) ma la promozione, vera, della vendita di una cartina della Siberia, per poter individuare il luogo dove allora – siamo nel 1915 – i soldati trentini potevano essere stati internati. E’ solo una delle tante curiosità trovate su giornali e riviste trentine di quel periodo di primo Novecento. Un’altra è quella che riguarda la farmacia Foletto, all’avanguardia fin da allora, in Val di Ledro ma anche nel resto del Trentino, con le sue ricette.

La “reclàm” come si scrive e si dice anche in dialetto trentino, senza la e finale, la pubblicità, riflette sempre usi, costumi, modi di essere e di avere dei tempi dove si fa. Ed ecco che quindi la situazione d’emergenza della guerra porta anche … alla promozione delle cartine, delle mappe di zone che, credo, difficilmente qualcuno ha potuto comunque in quel tempo visitare. Diciamo allora che forse era almeno una consolazione poter indicare con un dito, sulla carta geografica, il luogo dove poteva essere imprigionato il proprio caro.

C’è poi chi dice di poter fornire formaggio a domicilio. Con la posta. Una signora convalescente che cerca quella che non si chiamava ancora badante. E un giovane “robusto” che cerca lavoro dalle colonne del giornale “Il Trentino”. E ancora, gli orari del treno che portava fino a Vienna, la margarina da “preferire” al burro e un bel ricostituitente utile anche contro il rachitismo. Per questa volta può bastare.

 

 

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