INNO DEL TRENTINO

Dopo l’esegesi dell’Inno d’Italia di Benigni che tanto successo ha riscosso a suo tempo al Festival di Sanremo, un’analoga rivisitazione dell’inno del trentino.

Si slancian nel cielo le guglie dentate,

discendono dolci le verdi vallate.

Profumano paschi, biancheggian olivi,

esultan le messi, le viti sui clivi.

Chiare, in queste prime, quasi mellariniane battute, il riferimento al turismo sportivo, grande risorsa del Trentino. Le guglie dentate altro non sono che i rampichini che poi con il downhill scendono per i sentieri appena messi a posto dalla Sat.

Sui profumi dei pascoli credo nessuno abbia dubbi. Del resto senza le mucche non ci sarebbero malghe. Gli olivi ivece diventano bianchi quando passano i rampichini in discese folli. Per l’esultanza di chi li ha messi li. Le viti sui clivi si riferiscono alle pareti d’arrampicata. C’è più ferramenta in montagna che al Top Center. Del resto ormai di ferrate ce n’è dappertutto

O puro bianco di cime nevose,

soave olezzo di vividi fior,

rosseggianti su coste selvose,

dolce festa di vaghi color.

Il ritornello richiama, con incredibile preveggenza, problemi dei nostri giorni. E cioè quello di spaccio di droga sulle piste di sci. L’olezzo dei fiori buttati via, le latte di colori disperse nei boschi da imbianchini frettolosi, tutto fa pensare alla discarica della Maza.

Un popol tenace produce la terra,

che indomiti sensi nel cuore riserba.

Italico cuore, Italica mente,

Italica lingua qui parla la gente.

 

Come lombrichi i trentini si sono adattati a mettere l’umido nel secco e viceversa. Finisce tutto nel posto del ritornello. E poi danno la colpa ai “taliani” che fanno il pic nic.

O puro bianco di cime nevose,

soave olezzo di vividi fior,

rosseggianti su coste selvose,

dolce festa di vaghi color.

 

Custode fedele di sante memorie,

che porti nel core sconfitte e vittorie.

Impavido veglia al valico alpino,

o gemma dell’Alpe, o amato Trentino.

Questa strofa è sicuramente dedicata al Calcio Trento gestione Fattingher e all’invidia degli aquilotti per la squadra del Sudtirol.

O puro bianco di cime nevose,

soave olezzo di vividi fior,

rosseggianti su coste selvose,

dolce festa di vaghi color.

 

O puro bianco di cime nevose,

soave olezzo di vividi fior,

rosseggianti su coste selvose,

dolce festa di vaghi color.

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